“Ci sono tutti i termini perché il governo cambi le politiche sul lavoro. Il Jobs Act e la legge di Stabilità non prevedono misure per rilanciare il lavoro e l'economia”. A dirlo è il segretario della Cgil, Susanna Camusso, nella conferenza stampa in vista dello sciopero generale con la Uil del prossimo 12 dicembre.

“L'obiettivo - ha spiegato - è rideterminare le condizioni per un cambiamento delle politiche sul lavoro, per un confronto serio sulle prospettive e un equilibrio tra norme sul lavoro e sulla creazione sul lavoro. Se il governo tira dritto, noi troveremo le forme nella tradizione del sindacato per continuare la mobilitazione”.

“Il combinato disposto di Jobs Act e legge di Stabilità - ha aggiunto - non favorisce né il lavoro né le imprese che davvero vogliano investire. Il 12 si sciopera anche perché si deve fare di più per stimolare gli investimenti. Il nodo fondamentale per 'cambiare verso' sono gli investimenti che in Italia da 20 anni scendono”.

“Speravamo che il governo in questi giorni si ravvedesse. Oggi restano tutte le ragioni per lo sciopero generale”, osserva il leader della Uil Carmelo Barbagallo.