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"E' necessario cambiare passo rapidamente e, come da tempo diciamo, se non si mette al centro il tema del lavoro, della sua difesa e della sua creazione, non c'è la possibilità di uscire da questo stato recessivo". Lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ad Agorà Estate, su Rai3, facendo riferimento ai recenti dati Istat sul pil.
"Eravamo molto perplessi del tanto ottimismo che circolava, - ha aggiunto la Camusso - abbiamo detto, in molte situazioni, che, vista la disoccupazione crescente, con tassi di disoccupazione giovanile di questa entità e senza che ci fossero interventi che determinassero una crescita del lavoro, ci pareva molto difficile immaginare dati positivi".
"Abbiamo capito che il Presidente del Consiglio non ha particolare voglia di incontrare le organizzazioni di rappresentanza e che pensa che sarebbe sminuire il suo ruolo se dovesse ascoltare degli interlocutori. Continueremo a farci sentire con gli strumenti che abbiamo".
Il tema dell'art.18 – ha continuato il leader della Cgil - "è agitato ideologicamente, non risolve nessun problema in particolare rispetto all'occupazione. Anche qui il Governo si era presentato, il Presidente del Consiglio in particolare, dicendo che la soluzione era il contratto unico a tutele crescenti, che avrebbe dovuto sostituire tutte le altre forme di lavoro. Siamo ancora qui che aspettiamo”.
"Eravamo disposti a misurarci su una nuova forma di assunzione che escludeva tutte le forme di precarietà - ha aggiunto Camusso -. Mi pare che il decreto fatto prima e il disegno di legge delega che è in discussione in Parlamento continuino a moltiplicare le forme di precarietà. Il tema oggi è come facciamo a difendere l'occupazione che abbiamo e a difendere il lavoro, di questo non discute nessuno". "L'economia - ha concluso - la rimette in moto il fatto che ci siano posti di lavoro".
"1.849.844 contratti attivati. 804.969 per meno di 1 mese. 331.666 per 1 solo giorno. E' questa la lotta alla precarietà" del governo Renzi?. E' quanto infine ha scritto in un tweet il segretario generale della Cgil.