“Questa sarebbe la stagione giusta per definire uno statuto dei lavoratori che guardi a tutti e tutte e che abbia come presupposto dignità e libertà, condizioni fondamentali del lavoro”. Lo ha detto oggi (giovedì 12 febbraio) la segretaria generale Cgil Susanna Camusso, intervenendo alla proiezione a Barletta del docu-film "Triangle", presentato in prima nazionale presso il Cinema Opera della città pugliese.

Il film, realizzato dalla giovane regista Costanza Quatriglio, racconta della tragedia dell'ottobre 2011 nel centro storico di Barletta, in cui persero la vita quattro operaie tessili nel crollo del maglificio dove lavoravano, legandolo a un'analoga tragedia, avvenuta nel 1911 a New York, all'interno della fabbrica Triangle (da cui prende il nome la pellicola), nella quale morirono 146 lavoranti.

“Si sono presi simbolicamente questi due eventi (Triangle e Barletta) – ha osservato Camusso - a distanza di cento anni l’uno dall’altro perché narrano in realtà tante tragedie del lavoro. Ed è la ragione per la quale continuiamo a dire che il lavoro non deve essere servile, ma deve avere diritti, perché l’assenza di diritti porta anche a queste tragedie”.

Certo, ha precisato il segretario Cgil, “in un secolo sono cambiate indubbiamente molte cose” tant’è che “possiamo identificarle come delle tragedie che costellano un periodo ma non sono per fortuna la quotidianità”. Il fatto che comunque continuino ad esserci “dovrebbe essere però un grande campanello d’allarme”, ha aggiunto Camusso.

Sul film il segretario Cgil ha osservato che “conoscere è sempre un grande strumento” che “permette alle persone di essere coscienti, permette di essere cittadini che scelgono e decidono di fronte agli eventi e permette di dire quella cosa fondamentale, soprattutto per i ragazzi, e cioè che il lavoro purché sia non è né la loro libertà né la loro dignità”.