"Quando si dice la frammentazione del mondo del lavoro. La Camera di commercio di Firenze gestiva il proprio 'Servizio rilascio digitali' tramite convenzione con Ic outsourcing che, a sua volta, per il servizio usava personale somministrato dall'Agenzia per il lavoro Job camere. Tutto bene per anni, sette per l'esattezza, poi la Giunta camerale di Firenze ha deciso di rescindere anticipatamente la convenzione con Ic outsourcing che, dunque, non ha più bisogno dei cinque somministrati  da Job camere. Ne è derivato che l'Agenzia, che nel frattempo è stata messa in liquidazione volontaria, ha dato il benservito agli addetti, a partire dal 1° febbraio prossimo. In sintesi, la storia di lavoratori che con alta professionalità e per ben sette anni si sono guadagnati lo stipendio, e che ora rischiano di trovarsi senza lavoro, non perché quello che facevano non si fa più, ma perché qualcuno ha deciso di farlo fare a qualcun altro". Così Nidil Cgil di Firenze in un comunicato.

"In questo caso, la crisi e la legge di mercato non c'entrano, c'entra la scelta politica della Camera di commercio di togliere un proprio servizio a Ic outsourcing per affidarlo a Promo Firenze, che, detto per inciso, ha aperto una procedura per  licenziamenti collettivi. Ce n'è abbastanza per lo stato di agitazione e per la proclamazione di 4 giornate di sciopero - 28-29-30-31 dicembre -", conclude la nota di Nidil, che ha già chiesto un incontro urgente al presidente camerale Leonardo Bassilich e l'apertura del tavolo di crisi presso la Città metropolitana di Firenze.