Bufera su internet dopo le affermazioni del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, che ieri (14 giugno) ha definito i precari che manifestavano contro di lui come "L'Italia peggiore". Su twitter, l'hashtag #lavoriprecaridibrunetta è schizzato in pochi minuti tra i più cliccati in assoluto, e i commenti non sono certi benevoli verso il titolare di Palazzo Vidoni, invitatato scherzosamente dagli utenti a lasciare la poltrona da ministro per dedicarsi a mansioni inventate e denigranti. Anche la sua pagina facebook è stata presa d'assalto, con migliaia di utenti a commentare con sdegno le sue affermazioni.

Oggi Brunetta torna sui fatti confermando il suo giudizio sui precari. In una nota, il ministro sottolinea che al termine dell'intervento di ieri, una signora tra il pubblico ha chiesto di poter prendere la parola. "Le ho chiesto di salire sul palco, nonostante dovessi recarmi entro pochi minuti al Quirinale per la cerimonia di conferimento del Premio Nazionale per l'Innovazione, alla presenza del presidente Napolitano. Ho però preferito lasciare la sala - ha aggiunto - quando ho capito che la signora intendeva sollevare il problema dei precari nella Pubblica Amministrazione: un argomento non solo estraneo al tema del convegno ma che avrebbe richiesto bel altro tempo e ben altra attenzione. A quel punto da parte di alcuni suoi sodali sono iniziati a volare insulti (Buffone! Vai a lavorare!) accompagnati dall'esposizione di un grande striscione di protesta, a riprova di quanto la loro azione fosse stata premeditata con cura a fini mediatici. Da qui il mio duro giudizio su lorsignori (non certo sui precari tout court), che ribadisco con forza: siete l'Italia peggiore".