Un accordo tra Comune e sindacati per impedire l’assegnazione di spazi pubblici a forze e associazioni che s'ispirino ad ideologie di stampo fascista, razzista e xenofobo. Succede a Bologna dove, dopo parecchi testi già siglati in ambito metropolitano, Cgil, Cisl e Uil hanno siglato l'accordo con il neo assessore alla sicurezza, Alberto Aitini. 

"Abbiamo condiviso forti preoccupazioni per quanto sta avvenendo sul nostro territorio, storicamente contraddistinto da un ampio radicamento ai valori della Costituzione e dell'antifascismo - affermano i sindacati -. Le varie iniziative che si susseguono sul territorio, da parte di associazioni o partiti che non si riconoscono nel valori che fondano la nostra Repubblica, hanno fatto sì che in occasione della presentazione della piattaforma sul bilancio, mettessimo ai primi posti la necessità di trattare l'argomento e di trovare soluzioni volte al contrasto del fenomeno".

L'accordo prevede la necessità di inserire nei regolamenti sulla concessione di sale e spazi pubblici il rispetto della Carta, e andranno quindi  integrati, subordinandoli alla sottoscrizione di una dichiarazione di impegno al rispetto della Costituzione stessa. Inoltre, si procederà alla modifica del regolamento per l'occupazione del suolo pubblico, sui rapporti con le libere forme associative, del regolamento per l'utilizzo delle sale comunali e per la concessione del patrocinio del Comune di Bologna, del regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. 

"Infine - concludono Cgil, Cisl e Uil - si è condivisa la necessità di verificare la possibilità di procedere coerentemente anche sul commercio, vietando la vendita di oggetti che si richiamano all'ideologia del ventennio: questione non di poco conto, se pensiamo che la nostra città vede la crescita del turismo a due cifre. Un altro passo unitario in coerenza con il percorso che noi e altre associazioni stanno compiendo sul territorio nazionale, con l'appello 'mai più fascismi', rivolto a tutte le istituzioni democratiche”.

Mai più fascismi, l'appello