Si è tenuto questa mattina (13 novembre) il tavolo al Ministero dello sviluppo economico sulla vertenza Blutec di Termini Imerese. All'incontro, cui ha partecipato anche il ministro Luigi Di Maio, l’azienda ha presentato il progetto di rilancio del polo industriale palermitano, che finora non è mai partito. Il nuovo piano industriale prevede l’occupazione di 694 lavoratori entro il 2020, con un cronoprogramma che vedrà a dicembre 2018 l’ingresso di 115 lavoratori, a settembre di altri 100 e a dicembre 2019 di ulteriori 344.

Questi obiettivi sarebbero garantiti dalla eventuale conferma di tre iniziative industriali: elettrificazione del Doblò e del Ducato, e assemblaggio delle batterie Samsung. L’azienda ha anche chiarito che sta procedendo a fornire tutte le documentazioni alla Guardia di Finanza sul vecchio contratto di sviluppo e ha già realizzato una nuova proposta da sottoporre a Invitalia per realizzare il piano industriale.

La Fiom, al tavolo, ha chiesto la salvaguardia della continuità occupazionale per il 2019 e gli interventi necessari a garantire l’uscita dei lavoratori “usurati”, visto che la cassa integrazione scadrà a dicembre 2018 e ad oggi non ci sono produzioni in grado di garantire la rioccupazione di tutti i lavoratori. Quindi è stato chiesto all’azienda di presentare la richiesta al Ministero del lavoro e al ministro di tutelare anche i 300 lavoratori dell’indotto, che comprendono i 64 dei servizi a cui a breve scade la Naspi.

"Salvaguardata la continuità occupazionale", per la Fiom, ma ora è "indispensabile la riapertura della vertenza Termini Imerese. Serve il coinvolgimento diretto di Fca - oltre ad essere necessario aprire a nuovi players che siano interessati a investire in quell’area industriale - per la transizione dall’auto endotermica alla mobilità elettrica attraverso la componentistica dell’auto".

Secondo quanto riferito da Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom e Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom Sicilia, Di Maio ha preso l’impegno "di partecipare direttamente a tutti i tavoli". Il prossimo è aggiornato alla prima settimana di dicembre. Nel frattempo il ministro "richiamerà Fca alle sue responsabilità su Termini Imerese con la presentazione del piano industriale per l’Italia". Inoltre, Di Maio "ha chiesto che Blutec entro due settimane verifichi la fattibilità concreta del piano, in tal caso sarebbero assicurati gli strumenti utili per il rilancio del progetto di industrializzazione". Infine, Di Maio ha confermato gli ammortizzatori sociali sia per i 700 lavoratori ex Fiat sia per i 300 dell’indotto per tutto il 2019.

La Fiom ritiene la partecipazione del ministro "un atto importante verso i lavoratori e valuta positivamente la dichiarazione fatta di lavorare per il coinvolgimento diretto di Fca, come da noi richiesto". Inoltre la Blutec, "a fronte della nostra sollecitazione a far partire la richiesta di nuovi ammortizzatori sociali per il 2019, si è impegnata ad attivarsi da subito.
La 'vertenza Termini Imerese' è riaperta: l’obiettivo è garantire con la reindustrializzazione la rioccupazione dei 700 lavoratori Blutec più i 300 dell’indotto in un settore di forte innovazione come la mobilità elettrica”.