Quali prospettive si aprono per l'esteso sistema della bilateralità, da anni praticata nella contrattazione fra le parti sociali per fornire risposte a specifiche esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori? A un anno dall'analoga iniziativa di Napoli, la Cgil ha organizzato, per giovedì 14 luglio a Roma, una giornata di confronto sull'insieme degli strumenti della bilateralità, sui suoi nuovi confini, tutti interni alla contrattazione, sulla sua incidenza nella fase attuale di rinnovo dei contratti nazionali di categoria ed alla luce della discussione in corso sul nuovo modello di contrattazione.

Alla platea dei responsabili Cgil di tutti i fondi - previdenziali, assistenziali, interprofessionali - e dei più importanti enti bilaterali nazionali, sarà presentato, nella mattinata, il punto della situazione contenuto nella relazione della responsabile Bilateralità Delia Nardone, e delineato il quadro su welfare contrattuale in Europa e in Italia e su previdenza complementare negoziale e sanità integrativa, tracciato dai professori universitari Emmanuele Pavolini, Matteo Jessoula e Michele Fajoli. Subito dopo, alle 14 circa, si aprirà una tavola rotonda, coordinata dal presidente della Fondazione Di Vittorio Fulvio Fammoni,  fra i segretari generali Ivana Galli (Flai), Maurizio Landini (Fiom), Emilio Miceli (Filctem), Alessandro Rocchi (Filt), Walter Schiavella (Fillea) e il segretario nazionale della Filcams Fabrizio Russo, per ricercare una maggiore interazione fra i diversi approcci e le diverse esperienze della pratica 'bilaterale' compiute fino a questo momento dalle maggiori categorie sindacali della Cgil.

Sarà poi il segretario confederale, Franco Martini, autore anche della prefazione al libro con gli atti del convegno di Napoli, che sarà presentato nella mattinata dalla responsabile Formazione della Fondazione Di Vittorio Simona Marchi, a raccogliere in una visione confederale idee, sollecitazioni e problematicità emerse dal confronto.