A cento anni di distanza dall’evento che cambiò il Novecento e i cui esiti ancora determinano parte degli assetti internazionali, la Biblioteca Di Vittorio della Cgil, Proteo Fare Sapere, la Fondazione Serughetti La Porta, Fiom Cgil, Arci, in collaborazione con il Cinema Conca Verde, hanno organizzato a Bergamo un ciclo di incontri dal titolo “I dieci giorni che sconvolsero il secolo” per affrontare senza nostalgie né anatemi, il tema della Rivoluzione russa.
Dopo i primi due incontri molto partecipati, con Guido Carpi dell’Università di Napoli L’Orientale e Gian Piero Piretto dell’Università di Milano, è ora il momento della proiezione di un film cult, una pellicola leggendaria: lunedì 12 giugno alle ore 21 al Cinema Conca Verde di via Mattioli Roberto Villa della Biblioteca “Di Vittorio” e Giuseppe Perico del Conca Verde presentano, in una preziosa versione restaurata, La Corazzata Potemkin di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn (b/n durata 67 min. - Russia 1925).
Billy Wilder dichiarava che il Potemkin era uno dei titoli più importanti della sua giovinezza: "Uscito dal cinema ero un rivoluzionario...". Odessa 1905: a bordo dell'incrociatore Potemkin vi è un grave malessere. I marinai mal sopportano i soprusi del comandante. La situazione degenera quando il marinaio Vakulincuk dà l'esempio ai suoi compagni rifiutandosi di mangiare la carne avariata. Scatta la repressione. Viene ordinata la fucilazione di una parte dell'equipaggio, ma i soldati si rifiutano di sparare. La rivolta si propaga quando Vakulincuk viene ucciso da un ufficiale. Tutta Odessa scende in piazza, l'esercito spara su tutti, donne, vecchi e bambini. Si viene a sapere che una flotta sta puntando su Odessa. Il Potemkin esce in mare per la battaglia. Ma, ancora una volta, dalla flotta non parte nemmeno una cannonata contro i "compagni". Il trailer della pellicola restaurata: https://goo.gl/crTIDo
“Nel centenario della Rivoluzione d’ottobre ci ha stupito il silenzio – almeno fino a questo momento – in cui sembra seppellito questo evento storico che tante conseguenze ha portato” aveva detto nei giorni scorsi presentando l’iniziativa Eugenia Valtulina, responsabile della Biblioteca “Di Vittorio” della Cgil di Bergamo. “Lo notiamo dalle poco numerose proposte editoriali sul tema, ma lo abbiamo rilevato, ad esempio, anche nella difficoltà di reperire questa pellicola, pietra miliare della storia del cinema. Con i docenti universitari invitati abbiamo voluto lavorare non tanto sugli aspetti politici della Rivoluzione russa, quanto sull’immagine e sulla memoria che ne sono state trasmesse”.