I lavoratori del gruppo Banca Popolare di Vicenza saranno in manifestazione domattina, venerdì 28 aprile (dalle ore 10), davanti alla Fiera di Vicenza dove è convocata l’assemblea dei soci. L’iniziativa è stata indetta da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Unisin che esprimono forti preoccupazioni per la situazione e sollecitano le istituzioni ad operare velocemente per una soluzione.

“Non si può – dicono – abbandonare il territorio e i dipendenti” e annunciano una mobilitazione generale di tutta la categoria a livello nazionale “al primo tentativo di licenziamento”. Nella vicenda sono coinvolti ben 11.000 dipendenti e due banche.

“Saremo presenti all’assemblea dei soci per far sentire la voce delle 5.300 famiglie nel solo gruppo Bpvi che, da nord a sud, stanno aspettando le decisioni delle istituzioni, mentre il tempo corre e ogni giorno che passa ci rende più deboli", si legge in una nota. Per i sindacati,  “sostenere le banche oggi è impopolare, ma qui si tratta di sostenere persone, famiglie, lavoratori che in molti casi sono soci”. 

“Una banca che ha una storia di 150 anni non può essere abbandonata, come non possono essere abbandonati i territori, i soci e i dipendenti  – attaccano i sindacati –. Manifestiamo per sensibilizzare le istituzioni, locali, nazionali ed europee, perché si faccia in fretta: l’economia non aspetta. Non staremo in silenzio a guardare il nostro territorio azzerarsi e i lavoratori messi sotto scacco”.

I sindacati chiedono inoltre che “i veri responsabili dell’attuale situazione vengano individuati e perseguiti con celerità”.