«I 36 lavoratori dell’Autosalone “La Scala” di Firenze e di Prato, concessionario Bmw, oltre a non avere più un posto di lavoro, non vedranno neppure la retribuizione del loro stipendio per intero». La denuncia arriva da Fiom, Filcams e Uiltucs di Firenze. Le tre sigle riferiscono di avere chiesto sin dai primi di luglio hanno sul futuro dei lavoratori, a seguito di voci che riguardavano una possibile chiusura delle filiali: «Ma l’azienda non si è mai resa disponibile alla discussione e il 1 agosto ci ha inviato la comunicazione della chiusura e l’apertura della procedura di mobilità, che si traduce con il licenziamento di tutti i lavoratori».

I sindacati parlano di «atteggiamento di indisponibilità e violazione delle norme contrattuali, poiché la concessionaria ha deciso di legare il pagamento degli stipendi al buon fine della trattativa. Ciò significa che i lavoratori riscuoteranno solo se ci sarà l’accordo». Conclude la nota: «Troviamo incomprensibile tale atteggiamento e fuori dalle corrette relazioni sindacali, soprattutto davanti a una procedura di mobilità, dramma economico e sociale per i lavoratori della concessionaria storiche della Bmw delle città di Firenze e di Prato».