Auchan Mestre: il 9 maggio sciopero e presidio contro i 65 esuberi. Questo hanno deciso lunedì 4 maggio presso l'ipermercato Auchan di Mestre i lavoratori in un'assemblea che aveva all'ordine del giorno lo sciopero nazionale in tutti gli ipermercati del gruppo. "Lo sciopero – si legge in un comunicato della Filcams di Venezia –inizialmente proclamato contro la disdetta del contratto integrativo, appare ancor più necessario visto l'avvio della procedura di mobilità da parte del gruppo per 1.426 dipendenti su un totale di 11.422 nel territorio italiano".

"Nell'ipermercato di Mestre – continua la nota – vengono dichiarati 65 esuberi, tutti semplici addetti con l'esclusione totale dalla procedura di capi reparto, capisettore, settore staff/servizi e settore direzione. Questa decisione si ritiene prepotente e autoritaria, dopo quasi 7 anni di crisi economica scelte sbagliate da parte del management aziendale vengono fatte ricadere sui semplici addetti, che già molto hanno dato per attenuare il calo di fatturato. Negli ultimi anni la direzione di ipermercato ha disdetto ogni forma di accordo e prassi interna in ipermercato, a partire dal riconoscimento delle pause retribuite, perché questo  “avrebbe permesso” di recuperare produttività".

Ma ciò evidentemente non è stato sufficiente: "Pertanto successivamente si raggiunse l'accordo su un contratto di solidarietà di un anno,tra l'altro usato pochissimo e interrotto precedentemente, per permettere i lavori di ampliamento del centro commerciale che portarono anche ad una ristrutturazione stessa dell'ipermercato.
Anche il centro commerciale 'Porte di Mestre' nonostante la ristrutturazione sta risentendo della crisi dei consumi
nel territorio, ma fino a qualche mese fa in Auchan a Mestre si assumevano lavoratori somministrati per coprire i
presidi necessari. Ma cosa è cambiato? Come mai improvvisamente una dichiarazione di 65 esuberi"? Questa situazione, conclude il comunicato, "è figlia della rottura delle trattative a livello nazionale".