Grande partecipazione al voto e una netta affermazione dei sì. Con circa l'80% dei voti favorevoli i lavoratori di Ast hanno approvato l'accordo siglato dai sindacati con l'azienda presso il Mise lo scorso 3 dicembre. Un punto e a capo importante per una delle vertenze più dure e complesse della recente storia industriale italiana, che ha visto una mobilitazione straordinaria degli operai ternani, in sciopero per 40 giorni consecutivi.

Nel dettaglio, hanno partecipato al voto che si è svolto nelle giornate di lunedì 15, martedì 16 e mercoledì 17 dicembre,1951 lavoratori su 2398 aventi diritto, pari all'81,4%. Di questi, 1520 si sono espressi per il sì, mentre 386 hanno detto no all'accordo. Otto le schede bianche e 37 le nulle, per un totale di 1906 voti validi. 

“L’esito del referendum di Ast sull’accordo siglato premia la fermezza della lotta condotta dai sindacati e la lungimiranza degli obiettivi messi in campo", commenta in una nota Susanna Camusso, segretario generale della Cgil nazionale. "Si è trattato di un risultato che premia una straordinaria lotta unitaria di tutti i lavoratori delle acciaierie - afferma Camusso - Aver modificato il piano industriale e rafforzato l’assetto produttivo con investimenti e nuovi sbocchi di mercato, significa aver riaperto una prospettiva positiva per un’azienda strategica del sistema industriale italiano. Un successo così netto nel referendum non solo permetterà di affrontare con ampio consenso e autorevolezza un percorso comunque difficile di gestione dell’accordo, ma premia anche il ruolo del sindacato, la sua capacità di rappresentanza degli interessi dei lavoratori e di un’intera comunità. La Cgil - conclude Camusso - ringrazia tutti i lavoratori, della Ast di Terni, la Rsu, il sindacato territoriale per la tenuta dimostrata in una lotta difficile e complessa”.

Anche Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil nazionale accoglie positivamente l'esito del referendum: "Con il consenso del 79,8% le lavoratrici e i lavoratori della Ast rendono valido l’accordo per la difesa e il rilancio delle acciaierie di Terni - dichiara - Hanno partecipato al referendum l'81,4% dei 2.398 dipendenti aventi diritto, è un risultato positivo e importante che valorizza la lotta realizzata dalle lavoratrici e dai lavoratori e che giudica positivamente il lavoro svolto da tutta la delegazione sindacale nel corso della vertenza. È un voto che impegna tutta la Fiom nazionale e territoriale ad avviare fin da ora una fase di fattiva gestione dell’accordo, per valorizzare tutti gli impegni previsti sul piano degli investimenti, per qualificare l’occupazione e la qualità del lavoro e dell’organizzazione aziendale ad ogni livello - aggiunge il segretario Fiom - è un voto che parla al Paese, confermando la responsabilità e il valore di una lotta dura e difficile che è stata capace di difendere il lavoro e un pezzo decisivo del sistema industriale".

Infine, il sindacato territoriale esprime soddisfazione per l'esito del referendum. "Si tratta di un risultato importante", è il commento a caldo di Claudio Cipolla, segretario generale della Fiom Cgil di Terni. "Intanto per il dato sulla partecipazione, che risalta particolarmente in un momento come quello attuale, in cui è fortissima la crisi di democrazia e in cui le persone non vanno più a votare. In fabbrica invece la democrazia funziona - prosegue Cipolla - e rende ancor più importante il risultato, una chiara affermazione dei sì all'accordo, che prima di tutto dà valore alla lotta dei lavoratori e premia il lavoro svolto finora dalle organizzazioni sindacali. I lavoratori di Ast - conclude Cipolla - si sono espressi in modo chiaro consegnandoci un impegno importante, quello di proseguire nella vertenza lavorando per sciogliere i nodi ancora irrisolti e garantire un futuro di ripresa e sviluppo alla fabbrica e al nostro territorio".