Può un robot aiutare un anziano? Stando ai risultati dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, sì. Lo Spi Cgil si avvicina al tema della robotica per riflettere su come la tecnologia possa essere utilizzata al servizio degli anziani, su come possa avere positive ripercussioni sul sistema sanitario e sull’assistenza agli anziani e, più in generale, su quali possano essere i benefici per la persona.   

Si legge nella nota sindacale: "La crisi economica, la riduzione delle risorse verso i servizi di welfare, la messa in discussione del principio di universalità delle prestazioni del servizio sanitario, l’aumento delle cronicità, il crescere delle persone anziane sole, devono far riflettere tutta la nostra organizzazione sul fatto che viviamo in una società che non è attrezzata per far fronte ai cambiamenti in corso".

Si parlerà di tutto questo venerdì 22 aprile alle ore 9.30 presso la sede della Cgil nazionale. Giorgio Metta, vicedirettore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, presenterà iCub, il robot bambino. Un "cucciolo" alto 1,04 metri e con un peso di circa 25 kg. È l'umanoide più completo sulla faccia della Terra: ha mani di metallo, muscoli ad azionamento elettrico, due telecamere per occhi, due microfoni per orecchie, uno speaker al posto della bocca, la possibilità di comunicare con le espressioni del volto e perfino una pelle artificiale.

Insieme al segretario generale dello Spi, Ivan Pedretti, all’incontro parteciperanno il sociologo Domenico Aspro, Ivan Cavicchi, esperto di politiche sanitarie, Michele Conversano, medico e presidente di HappyAgeing.