“Approvare rapidamente leggi per rafforzare la prevenzione e il contrasto alle mafie e alla corruzione”. È questo l'appello che Avviso Pubblico, Libera, Legambiente e sindacati rivolgono al governo e al parlamento attraverso comunicato stampa congiunto diffuso oggi, 16 gennaio.

Nell'appello si legge un elenco ben chiaro di richieste: “approvare le misure riguardanti gli amministratori locali minacciati e intimiditi, le modifiche alla normativa in materia di beni e aziende confiscate alle mafie, la riforma della prescrizione dei processi, le misure di contrasto alla criminalità nel settore del gioco d’azzardo e quelle a favore dei testimoni di giustizia, e riconoscere ufficialmente il 21 marzo come giornata nazionale della memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.

Le firme in calce sono quelle delle associazioni Avviso Pubblico, Libera, Legambiente e di tutti i sindacati (Cgil, Cisl e Uil), i destinatari sono i capigruppo di Camera e Senato delle varie forze politiche, i Presidenti del Senato e della Camera, il Presidente della Repubblica e i presidenti delle Commissioni Antimafia, Giustizia e Affari costituzionali.

Si tratta di progetti di legge per molti dei quali l’iter è già in uno stato avanzato di discussione e in attesa di approvazione. Con l’approssimarsi della fine della legislatura, secondo i firmatari, approvare questi provvedimenti sarebbe un modo concreto per rafforzare la prevenzione e il contrasto alle mafie e alla corruzione, nonché una via per accrescere la credibilità delle istituzioni verso i cittadini.

Si eviterebbe, così, "di disperdere l’importante lavoro svolto durante questa legislatura dalle Camere e dal Senato, proprio mentre assistiamo ad un’aumentata e pericolosa pervasività e presenza dei mafiosi e dei corrotti nella vita politica ed economica del Paese, con danni ingenti per la democrazia e lo sviluppo dell’Italia”.

Avviso Pubblico, Libera, Legambiente, Cgil, Cisl e Uil, infine, si rendono disponibili ad ogni forma di “collaborazione possibile con altre associazioni e realtà”, lasciando aperta “la possibilità di sostenere e sottoscrivere l’appello a tutti coloro che hanno a cuore il raggiungimento di questi obiettivi”.

"Non c'è sviluppo e si mortificano democrazia e libertà se non si sconfiggono l'azione criminale delle mafie e il fenomeno della corruzione. L'appello unitario dioggi è un segnale forte che viene dalla società civile e dalle rappresentanze sociali, con cui chiediamo, ancora una volta, a Governo e Parlamento di affrontare il prima possibile e con la necessaria determinazione ciò che per il nostro Paese rappresenta una vera e propria emergenza". Questo il commento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso e il segretario confederale Giuseppe Massafra a commento dell'appello siglato con Avviso Pubblico, Libera, Legambiente, Cisl e Uil, inviato questa mattina a Governo, Camera e Senato.

"Troppi provvedimenti su questi temi sono fermi in Parlamento - proseguono Camusso e Massafra - come la proposta di legge di iniziativa popolare 'Io riattivo il lavoro' sul riutilizzo dei beni e delle aziende confiscate e sequestrate, per cui con altre associazioni abbiamo raccolto le firme: è stata approvata in prima lettura alla Camera nel novembre 2015 e da allora attende il via libera del Senato".

"È inaccettabile un iter così lungo per leggi che intervengono su ferite così profonde e su nodi determinanti per il presente e il futuro del Paese, anche sotto il profilo economico. Governo e Parlamento - concludono il segretario generale e il segretario confederale della Cgil - diano un segnale e accelerino il loro lavoro su questi fronti".