Dura denuncia della Cgil: "alcuni appalti affidati da grandi aziende quali Enel, Eni e Vodafone – si legge in una nota –, vengono svolti da società che non rispettano le leggi sul lavoro, sulla salute e sicurezza degli ambienti e, sfruttano i lavoratori senza corrispondere alcuna retribuzione".  L'accusa  arriva dalle categorie della Cgil, Filcams, Filctem e Slc di Milano a seguito di una segnalazione di alcuni lavoratori, e sono state comunicate alle autorità competenti per le relative ispezioni: Direzione Territoriale del Lavoro di Milano, Inps e Asl.

Secondo quanto denunciato, "società incaricate di prendere appuntamenti con amministratori di condominio al fine di vendere i loro prodotti e servizi hanno a loro volta affidato lo svolgimento della commessa ad una ditta individuale, che svolge la propria attività lavorativa in un normale appartamento sito al quartiere giardino di Cesano Boscone".

Dall’ottobre 2013 al marzo 2014 (in soli 6 mesi) sono state assunte regolarmente più di 20 persone – prosegue la nota –, senza aver mai corrisposto  alcuna retribuzione, né versato alcun contributo previdenziale.” Nonostante le segnalazioni, però, l’attività ancora continua: “L’imprenditrice non solo non rispetta le regole, ma sta anche sfruttando gli scarsi controlli e la lentezza degli organi ispettivi per continuare a 'truffare' tanti lavoratori, giovani e non”.

Per questo giovedì 5 giugno dalle 11.00 alle 13.00 si terrà un’iniziativa di protesta davanti al Vodafone Village di Milano (Via Lorenteggio): “Pensiamo – concludono i sindacati – che aziende come Vodafone, Eni, Enel e Bureau Veritas non siano esenti da responsabilità. Sono loro che, avendo scelto di affidare un lavoro ad altri, dovrebbero verificare che le aziende cui appaltano i lavori rispettino le leggi e i principi che queste grandi imprese multinazionali sottoscrivono dotandosi di codici etici improntati alla responsabilità sociale d’impresa”.