Legalità e trasparenza, chiarezza e correttezza delle procedure di gara, tutela delle imprese locali e dell’occupazione. Sono i princìpi cardine del protocollo d’intesa in materia di appalti, forniture e servizi (primo del suo genere in Toscana) firmato tra Comune di Siena, Cgil senese e altri soggetti (Cisl, Uil, Confesercenti, Confcommercio, Confcooperative, CIA, Confartigianato, la delegazione di Siena di Confindustria Toscana sud, Ance Siena, Confagricoltura, Coldiretti, Cna, Api Siena e Lega Cooperative). L’accordo è stato discusso tra le parti per un anno e mezzo (la Cgil lo propose poco prima) e riprende un’esperienza analoga del Comune di Bologna.

La digitalizzazione e la trasparenza delle procedure, l’utilizzo delle white list delle imprese virtuose (premialità per offerte e progetti che presentano benefici, o minore impatto, sulla salute e sull’ambiente), la scelta del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa rispetto a quello del massimo ribasso, le clausole di riassorbimento della manodopera e dell’inserimento del personale svantaggiato, la suddivisione degli appalti in lotti funzionali: questi i principali strumenti attuativi per tutelare il principio della libera concorrenza, contrastare il lavoro irregolare, favorire la stabilità dell’occupazione, stimolare la competitività delle imprese locali e, al contempo, garantire la trasparenza in ogni fase della procedura di gara, dalla sua preparazione alla relativa aggiudicazione. Un altro obiettivo del protocollo è quello di conciliare gli interessi delle parti datoriali e sindacali in modo che i bandi per gli affidamenti di servizi o per le forniture di beni siano sempre corretti anche dal punto di vista formale e, quindi, non impugnabili: i ricorsi, infatti, producono l’effetto deleterio di bloccare l’erogazione dei servizi.

“In una situazione in cui spesso si opera nel deserto, senza punti di riferimento, a Siena si concretizza un accordo su una materia importante come gli appalti, sulla quale la Cgil è impegnata in uno dei due referendum proposti agli italiani nello spirito della Carta universale dei diritti. Qui sono stati trovati interlocutori sensibili, in un momento in cui non è facile trovare chi ascolta e prende il meglio di ciò che proponi”, è il commento del segretario generale della Cgil senese Claudio Guggiari. Che mette in luce le parti più importanti dell’intesa: “Intanto, nei bandi di gara il Comune farà riferimento all’offerta economicamente più vantaggiosa, mettendo in mora il massimo ribasso che porta condizioni pessime per chi lavora: questa è una svolta. Il Comune poi si impegna a inserire la clausola sociale nei bandi, per salvaguardare l’occupazione, e si stabilisce che c’è una responsabilità solidale nelle partite economiche tra appaltante e appaltatore tanto che in certi casi il Comune potrà sostituirsi all’appaltante per pagare l’appaltatore: ciò favorisce il rispetto delle condizioni del dipendente. Inoltre, c’è più attenzione sul capitolo sicurezza e su quello delle condizioni di lavoro delle persone con disabilità, senza dimenticare il tentativo di qualificazione della struttura delle imprese locali affinché siano più concorrenziali. Infine, per l’edilizia si dispone il pieno riconoscimento degli enti bilaterali locali e delle pratiche più moderne per l’aggiudicazione degli appalti”.

Secondo Guggiari, “questa intesa è un contributo importante per migliorare la situazione su una materia che resta sensibile, dove sicurezza del posto e condizioni di lavoro vanno sempre conquistati. Ci auguriamo che questo accordo, sulla cui messa in pratica resteremo vigili, possa essere un modello per altri Comuni, e questo è un invito che ha fatto anche l’amministrazione di Siena a quelle della provincia”. Aggiunge Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana: “Più diritti per i lavoratori, più garanzie per i servizi ai cittadini, concertazione che va a buon fine e ottiene risultati concreti: il protocollo siglato a Siena indica una strada intelligente da seguire, è la dimostrazione che quando amministrazioni e parti sociali si confrontano sul merito delle questioni si trovano soluzioni importanti. L’auspicio è che accordi di questo tipo possano servire da sprone per altre intese analoghe. Il tema degli appalti è per la Cgil centrale per migliorare la condizione di chi lavora, e col referendum che chiede la responsabilità solidale vogliamo aggiungere un altro pezzo importante”.