Si allarga la mobilitazione dei sindacati per l'emergenza ammortizzatori in deroga. Dopo l'Emilia Romagna, anche in Veneto Cgil, Cisl e Uil scendono in piazza con iniziative in tutto il territorio regionale dal 24 al 30 aprile, per chiedere al Governo il rifinanziamento immediato dello strumento.

Nella regione, spiegano le tre confederazioni regionali, dal 2008 al 2013 sono andati perduti oltre 90mila posti di lavoro, mentre nel corso del 2013 e nei primi mesi del 2014 è aumentato sia il ricorso alla cassa integrazione straordinaria che alla cassa in deroga. Sono cresciuti in modo significativo anche i licenziamenti collettivi.

Inoltre, i sindacati sottolineano che i dati delle domande di cassa in deroga a metà aprile sono allarmanti: circa 6.500 domande pervenute alla Regione da inizio anno che coinvolgono 31.000 lavoratori in prevalenza dell’artigianato e della piccola impresa. Nel corso del 2013 le richieste sono state poco più di 11.000 e 62.000 lavoratori interessati.

Il 19 marzo è stato raggiunto l’accordo tra Regione Veneto e Parti sociali per la proroga della Cig in deroga fino al 30 giugno 2014, tuttavia – spiegano Cgil, Cisl e Uil - il primo stanziamento del 2014, pari a 35 milioni di euro, è servito per pagare la Cig in arretrato del 2013. Pertanto allo stato attuale le risorse disponibili per pagare la Cig in deroga 2014 ammontano a 4/5 milioni di euro, appena sufficienti – dicono i sindacati - per pagare un paio di settimane di cassa.

“Di questo passo c’è il rischio che prima di giugno/luglio le domande pervenute nei primi mesi del 2014 non vengano pagate”, avvertono Cgil, Cisl e Uil Veneto che “ritengono urgente e inderogabile la promulgazione dei decreti di copertura finanziaria da parte del Governo” e per questo chiamano i lavoratori alla mobilitazione.

Intanto, un grido d'allarme simile arriva da Macerata, dove Cgil, Cisl e Uil locali hanno incontrato i parlamentari Mario Morgoni e Irene Manzi, eletti sul territorio, per chiedere risposte “all'enorme disagio” che stanno vivendo migliaia di famiglie del territorio, alle prese con i mancati pagamenti della cassa integrazione in deroga.

“Quotidianamente nelle assemblee che svolgiamo nei luoghi di lavoro - hanno affermato i sindacalisti maceratesi nel corso dell'incontro - entriamo a contatto con una realtà sociale ormai totalmente fuori controllo, fatta di lavoratori e lavoratrici che si sentono abbandonati, senza certezza alcuna rispetto ai tempi di pagamento di uno strumento a cui avrebbero diritto. Disperazione, scoramento ma anche forte rabbia verso una situazione che sta diventando insostenibile, sono i sentimenti che questi lavoratori pongono alla nostra attenzione, sentimenti che non possiamo far cadere nel vuoto”.