L'ufficio mercato del lavoro della Cgil nazionale, a quasi un anno dall’istituzione del Fis, elabora un primo parziale bilancio: “Nato per garantire un sostegno al reddito per i dipendenti delle imprese in crisi non soggette alla disciplina della cassa integrazione ordinaria e straordinaria, vive una condizione di preoccupante impasse: sono 74.313 i lavoratori, senza stipendio né ammortizzatori, che avrebbero diritto alle erogazioni del Fondo, ma non ne hanno ancora beneficiato”.

Inoltre, la confederazione di Corso d'Italia rileva che “su 9,5 milioni di ore richieste (9.553.207), poco più di un milione è stata autorizzata, solo il 10,7%”. “In sei regioni – denuncia il sindacato – nessuna delle pratiche presentate dalle aziende all'Inps è stata ancora accolta. In Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Molise, Sardegna e Umbria le ore autorizzate sono pari a zero, e sono oltre 3.000 i lavoratori senza la copertura economica, di cui invece avrebbero diritto”.

Per la segretaria confederale Cgil, Tania Scacchetti, "è inaccettabile che, nonostante molteplici provvedimenti, circolari e indicazioni, la situazione sia ancora questa. Interrogheremo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al tavolo di confronto, previsto per il 9 marzo, affinché si faccia garante dell'immediata erogazione, da parte dell'Inps, delle prestazioni dovute. Se ciò non dovesse avvenire, valutaremo tutte le iniziative utili per dare risposte a quei lavoratori".