Dopo l'incontro di oggi, 19 novembre, in Campidoglio e delle iniziative su cui Roma Capitale si è impegnata a dare un riscontro in tempi brevi, il tavolo sulla vertenza Ama è stato aggiornato al 26 e i sindacati hanno momentaneamente congelato lo sciopero.

Permangono però “le nostre preoccupazioni per uno scontro tra Comune e Ama che non si è ancora concluso e che lascia i lavoratori nell'incertezza", affermano Fp Cgil, Cisl Fit e Fiadel Roma e Lazio a conclusione dell'incontro, a cui hanno preso parte il Vicesindaco Luca Bergamo e il Delegato per la Sindaca delle relazioni sindacali Antonio De Santis.ù

La posizione di Roma Capitale sui crediti a bilancio di Ama resta infatti la stessa, quindi i sindacati non verificano “sostanziali passi in avanti”. Non entrano nel merito ma sottolineano “la gravità di una situazione che sui famosi 18 milioni di crediti sulla gestione dei servizi cimiteriali andava risolta molto prima e in modo responsabile”.

“Una situazione affrontata solo grazie alla nostra mobilitazione – continuano Fp Cgil, Cisl Fit e Fiadel -. Dovrà essere l'azienda, che abbiamo chiesto sia presente il 26, a dirci se, come ci è stato garantito, con il trattenimento della Tari sia davvero in grado di coprire gli stipendi da qui a fine anno e quale sia la sua posizione sulla richiesta del Comune di chiudere il bilancio in passivo, fatto di per sé grave e che configura rischi futuri non sottovalutabili".

"È del tutto evidente che non siamo di fronte a una disputa esclusivamente contabile, perché i problemi sono noti da tempo, ma che Ama è oggetto di uno scontro politico. Verificheremo in questa settimana, visti i troppi accordi non rispettati da Roma Capitale, se gli impegni sono concreti e garantiscono un futuro di rilancio per l'azienda. Ma la nostra preoccupazione - concludono i sindacati - resta comunque alta".