Etihad metterà 1,25 miliardi in Alitalia entro il 2018. Lo ha detto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, al termine dell'incontro con i sindacati sull'Alitalia. In particolare, ha spiegato il ministro, oltre a una iniezione di 560 milioni di euro nel capitale sociale di Alitalia, Etihad investirà altri 692 milioni di euro per sviluppare la flotta. Il piano - secondo quanto riferito dai sindacati - prevederebbe un forte aumento del traffico intercontinentale: dal 2014 al 2018 dovrebbe salire del 40% con un aumento di passeggeri da 2,1 a 3 milioni.

Lupi ha poi parlato di certezza dei tempi, perché, ha detto, “la trattativa tra Alitalia e Etihad non si può prolungare all'infinito”. Metà luglio è la scadenza massima indicata dal ministro che ha quindi assicurato che "ci sarà un tavolo permanente insieme al ministro del Lavoro che accompagni la giusta e legittima trattativa tra le parti". 

Come poi hanno riferito fonti sindacali all'agenzia Adnkronos, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha assicurato "lo sforzo necessario per trovare una soluzione positiva". "Ma prima - sono le parole del ministro riferite dai sindacati - si dovrà svolgere una trattativa tra le parti in piena autonomia. Noi siamo pronti a mettere in campo tutta la strumentazione disponibile".

Confermate da Lupi anche le cifre sugli esuberi: il prospetto di piano industriale presentato da Alitalia ne prevede 2.251. Di questi, 787 lavoratori sono già in cassa integrazione a zero ore fino a marzo 2015 poi ci sono 380 naviganti (piloti e assistenti di volo) e 1.084 addetti di terra. 

"La filosofia del piano Etihad p condivisibile, quello che non è gestibile sono le ricadute quantitative sul lavoro". Così il segretario confederale della Cgil Fabrizio Solari al termine dell'incontro. "Concordando sulle linee di marcia del piano, la sfida ora è renderlo compatibile con la tutela dell'occupazione", ha aggiunto Solari.