"Sosteniamo la vertenza Aias perché è assurdo che l'Asl non dia risposte a fronte di quanto dovuto all'Aias. Nel contempo la politica, ovvero la Regione Campania e il ministero della Salute, sono corresponsabili di questo dramma".A dirlo è la Cgil di Avelino, chiedendo risposte per i 140 lavoratori dei centri Aias di Avellino, Nusco e Calitri che da dieci mesi non percepiscono lo stipendio perché le sedi sono state commissariate. Da cinque giorni i lavoratori sono in sciopero della fame. "La soluzione - spiega il segretario generale Franco Fiordellisi - è politica: i lavoratori devono avere salari arretrati di dieci mesi. Il salario a fronte delle prestazioni deve essere erogato. La professionalità e l'umanità dimostrata dai lavoratori Aias verso gli utenti malati e verso le famiglie è il punto di forza da cui partiamo". Il resto "sono miserie e clientela politica che coinvolge la classe politica ma anche tutti i vari commissari straordinari della sanità, non da ultimo il governatore della Campania De Luca e attuale commissario che, in combutta con la famiglia De Mita, decidono di non intervenire adesso. Ma ancor di più non hanno voluto approfondire e verificare già negli anni scorsi quanto succedeva presso Aias Avellino, quante risorse arrivavano e non venivano correttamente erogate e distribuite".