Il 3 giugno, alle ore 12, nella sede della Cgil in Corso Italia 25, Roma, si terrà la conferenza stampa della Flai Cgil per la presentazione del secondo Rapporto su agromafie e caporalato, a cura dell’Osservatorio Placido Rizzotto. All'iniziativa interverrà Stefania Crogi, segretario generale Flai nazionale.

Nella seconda edizione del rapporto la mappatura dei fenomeni del caporalato e lavoro nero nel settore agricolo si arricchisce di una copertura regionale che passa dalle 14 alle 18 mappe, tracciando una geografia dello sfruttamento e dei flussi migratori transregionali e interregionali. All’implementazione delle mappe e agli interventi di esperti e studiosi si aggiungono tre casi di studio, tre storie di approfondimento, raccolte direttamente sul campo in Piemonte, Lazio e Puglia, che raccontano diritti negati e buone pratiche, l’incontro di lavoratori che agli occhi della società sono degli “invisibili” con il sindacato, la voglia di denunciare e la forza di ribellarsi.

Nel Rapporto si evince in modo chiaro come la criminalità, attraverso le forme dello sfruttamento, ma anche delle agromafie e della sofisticazione, imponga la sua presenza lungo tutta la filiera dell’agroalimentare: dalla produzione alla trasformazione, fino alla distribuzione. Tutto ciò ha un costo in termini di diritti, tutele, dignità del lavoro, salute ma anche strettamente economici: basti pensare che il costo del caporalato in agricoltura in termini di evasione contributiva è pari a 600 milioni annui.

Nel Rapporto oltre ad un’analisi dettagliata, impietosa e scrupolosa dei fenomeni trovano spazio le proposte avanzate dalla Flai, il raggiungimento di alcuni importanti obiettivi per il contrasto all’illegalità in agricoltura ed i provvedimenti attraverso cui è necessario intervenire per aggredire un fenomeno che va dallo sfruttamento delle braccia al controllo mafioso su mercati ortofrutticoli, al falso Made in Italy, passando per la Terra dei fuochi.