Cede il settore primario ai colpi della crisi e paga con un brusco calo del valore aggiunto (-7,3%) i costi produttivi record sui campi, i pesanti oneri fiscali e gli effetti negativi del maltempo sui raccolti. Lo afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, a commento dei dati del Pil diffusi oggi dall'Istat, ricordando che proprio l'agricoltura aveva trainato la crescita per tutta la prima meta' dell'anno. Tutti fattori negativi, aggiunge il presidente, che hanno portato quasi 17 mila aziende agricole a chiudere i battenti nel 2012 e oggi continuano a frenare ogni slancio imprenditoriale, senza contare che la confusione del quadro politico post elezioni, con il rischio ingovernabilità, aumenta le preoccupazioni di aziende e agricoltori.