Marcia indietro del governo sull'istituzione dell'Agenzia unica ispettiva. “Grazie alla mobilitazione degli ispettori di ministero del Lavoro, Inps e Inail, l’ennesimo blitz del governo sull’Agenzia unica ispettiva è stato scongiurato” scrivono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, che avevano protestato a gran voce nelle scorse settimane contro “l’ennesima riforma pasticcio dell’esecutivo”, proclamando anche lo stato di agitazione. “Il ministro Giuliano Poletti ha aperto il confronto con i sindacati” annunciano i sindacati: “è passato il principio secondo cui il riordino delle attività ispettive si fa solo insieme ai lavoratori. E abbiamo ottenuto venti giorni per presentare le nostre proposte, che saranno discusse in un successivo incontro con il ministro prima della presentazione del provvedimento in Consiglio dei ministri”.

Le tre sigle intanto hanno ribadito le criticità contenute nella bozza del governo che la rendono inaccettabile, sia rispetto al funzionamento dei controlli e della prevenzione nelle aziende sia rispetto all’organizzazione del personale. “In primo luogo non permetteremo lo smantellamento degli uffici territoriali del ministero, né il depotenziamento dei servizi ispettivi svolti da Inps e Inail”, hanno sottolineato Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa: “abbiamo denunciato la totale assenza di trasparenza sui costi aggiuntivi di un’operazione che si tenta di presentare come a costo zero. Mentre niente si prevede sulla prima misura di efficientamento: l’integrazione delle banche dati. E poi c’è il punto della condizione professionale e retributiva degli ispettori: nessun progetto di rilancio dei servizi a difesa della legalità e nessun investimento in formazione e competenze”. In conclusione, i sindacati annunciano la convocazione di “un attivo unitario nazionale di tutti gli ispettori. E non fermeremo la mobilitazione per ottenere una riorganizzazione seria che renda maggiormente efficace e diffusa la nostra rete di controllo di legalità, salvaguardando occupazione e retribuzioni”.