"E’ difficile trovare le parole adatte per esprimere i sentimenti e le sensazioni che ci suscitano gli ultimi eventi avvenuti in Agecontrol. Ormai da tempo assistiamo ad una trattativa sclerotica e dissonante rispetto alla normalità delle relazioni sindacali: interlocutori che si sono succeduti nel tempo tutti animati dalla volontà di trovare delle soluzioni che poi soluzioni non erano. Ognuno convinto della propria intuizione che dopo veniva smontata dal successore. Continui calcoli e conti sballati, proiezioni e cifre incongruenti, proposte dell'ultimo minuto smentite il minuto successivo. Risorse che prima ci sono, poi spariscono, poi incrementano, dopo diminuiscono. Cifre accantonate silenziosamente per premiare solo i Quadri a discapito della totalità dei lavoratori. Una situazione che neanche il pregevole intervento del commissario di Agea dott. Giovanni Mainolfi è riuscito a dipanare". Lo dichiarano in una nota congiunta Fai, Flai e Uila. "Un gioco delle tre carte che trova il giusto epilogo nell'incontro di lunedì scorso. La riunione si era conclusa finalmente con la condivisione di un accordo che poteva rispondere al rientro delle spese sostenute dai lavoratori che aspettano ormai da un anno. Poi lo stesso accordo, a distanza di una manciata di ore, viene riproposto alle RSU totalmente diverso da come condiviso con le strutture nazionali di FLA FAI e UILA e con un nuova riduzione di compensi perché l'Azienda dopo un anno di trattative, si accorge per l'ennesima volta di aver sbagliato i conti. Ci sentiamo disarmati dall'inadeguatezza di chi sta dirigendo questa trattativa che dura ormai da 18 mesi. E' ora che qualcuno intervenga per far rispettare i diritti dei lavoratori, per tutelare le risorse pubbliche e per portare un po' di logicità in un storia assurda".