I sindacati intervengono sulla vertenza Agecontrol."Al ministro chiediamo un incontro per capire quale futuro spetta alla società che oggi impiega 250 dipendenti di cui 150 ispettori che svolgono un lavoro di controllo su i finanziamenti della comunità europea e sui prodotti ortofrutticoli che entrano ed escono dal nostro paese con ricadute pesanti anche presso i produttori e gli importatori di prodotti agricoli". Lo chiedono in una nota congiunta Fai, a Flai e Uila: "Venerdì scorso si è consumata l’ennesima puntata in Agecontrol. Ancora una volta eravamo in prossimità del traguardo e qualcuno ha deciso che l’accordo, che doveva restituire ai lavoratori parte delle competenze per l’anno 2014, non si poteva fare. L’ennesimo taglio di 1 ML di euro, annunciato da parte del Mpipaaf, si aggiunge agli altri che in questi anni hanno messo l’azienda in grandi difficoltà".

"A detta della dirigenza di Agecontrol - si legge nel comunicato –, questo è il primo di una serie di tagli che avverranno nei prossimi 5 anni. Usiamo il condizionale perché di tutto ciò ancora non esiste un documento ma soltanto voci informali e scambi di notizie tra amministrazione del Mipaaf e dirigenza Agecontrol. Non sappiamo cosa realmente stia accadendo e nessuno ad oggi è in grado di dare delle risposte concrete alle esigenze dei lavoratori. Sappiamo solo che i dipendenti, in questi anni, hanno rinunciato a tutto quello a cui si poteva rinunciare per dare ossigeno all’azienda e rispondere al esigenze del Mipaaf e di Agea che è e rimane il socio unico".

"In cambio – attaccano i sindacati – hanno ricevuto il trasloco di sede centrale di Roma, la chiusura delle sedi periferiche, il tagli dell’integrativo aziendale ed altro al solo scopo di ridurre i costi. Siamo preoccupati perché convinti che quest’ultimo taglio e i prossimi, incideranno esclusivamente sul costo del personale. Nei prossimi giorni ci aspettiamo chiarimenti sul presunto taglio, pronti a riaprire il tavolo di confronto avviando la mobilitazione dei lavoratori".