Dopo la grande mobilitazione della città di Piombino in sostegno alla vertenza Aferpi, oggi 7 febbraio, al Ministero sarà ricevuto Issad Rebrab, presidente del gruppo Cevital. La Fiom chiede però una convocazione del Governo in tempi strettissimi per conoscere l’esito dell’incontro.

Il tempo stringe, perché la mancata realizzazione del piano Cevital e delle promesse di Rebrab, sta gradualmente e definitivamente spegnendo lo stabilimento. E il cosiddetto “Progetto Piombino”, configurato nell'accordo di programma del 2014, rischia di non essere realizzato. 

Quella del 2 febbraio però, a detta dei metalmeccanici Cgil, è stata solo la prima di una lunga serie di mobilitazioni, qualora l’incontro tra governo e l'imprenditore non dovesse avere un esito positivo. “Lo sciopero del 2 febbraio è stato una grande dimostrazione di unità del territorio, oltre mille persone hanno sfilato per le vie della città chiedendo che si porti a compimento il 'Progetto Piombino' – spiega la Fiom provinciale – quello di oggi è un incontro importantissimo, per noi oggi si decide il futuro, se proseguire con la mobilitazione e cercare nuovi interlocutori o se finalmente sarà possibile iniziare a pianificare lo sviluppo del progetto Cevital nel suo complesso”.

Al governo la Fiom chiede quindi un confronto in tempi brevi: “Vogliamo conoscere immediatamente l’esito dell’incontro, la siderurgia per noi resta il cuore del progetto e la prima tappa deve essere, quindi, tornare a colare acciaio”.