Fim, Uilm e Federmeccanica hanno siglato il nuovo accordo separato per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici per il periodo 2013-2015. Un accordo senza Fiom, il sindacato più rappresentativo tra i metalmeccanici, che ha risposto con uno sciopero di 8 ore, che si è svolto in parte oggi, in Lombardia, Marche e Toscana e che proseguirà nella giornata di domani, 6 dicembre, in tutto il resto d'Italia.

"Non abbiamo firmato perché siamo stati esclusi. Non ci hanno invitato - ha detto oggi Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil, concludendo la manifestazione che si è svolta a Milano - Questo è il primo frutto avvelenato dell'accordo separato sulla produttività e siamo davanti a una violazione della democrazia. Più che un accordo è stata la lista delle richieste di Federmeccanica". Landini ha puntato l'indice in particolare contro "l'aumento dell'orario di lavoro, proprio mentre si fa solo cassa integrazione ed il lavoro che c'è è da ridistribuire", mentre, con il mancato pagamento dei primi 3 giorni di malattia, il leader sindacale se l'è cavata con una battuta: "Altro che Metasalute - ha detto riferendosi al fondo di categoria frutto dell'accordo del 2009 non siglato dalla Fiom - qui si rischia solo di avere metà salute".

A Milano, in testa al corteo delle tute blu gli operai delle aziende lombarde
tra cui Agile e Eutelia di Pregnana Milanese, Lucchini di Lecco, Maflow di Trezzano sul Naviglio, Franco Tosi di Legnano e Nokia Jabil di Cassina de' Pecchi. Lo striscione d'apertura recava la scritta semplicissima: "Lavoro". Insieme alla tute blu hanno sfilato fino a piazza del Duomo anche gli studenti. Entrambi i cortei si sono svolti regolarmente e con tranquillità, all'incrocio è scoppiato solamente qualche petardo. Mentre i metalmeccanici hanno salutato gli studenti chiedendo 'diritti anche per le nuove generazioni'.

Anche ad Ancona gli studenti hanno sfilato insieme alla Fiom
, in un corteo aperto dagli operai Fincantieri e formato da circa 2000 persone provenienti anche dalla provincia. La manifestazione è proseguita per le strade del centro di Ancona in maniera ordinata ed è stata conclusa dal comizio di Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom.

A Firenze, questa mattina, le tute blu hanno sfilato da piazza Indipendenza a piazza Strozzi per gridare tutta la propria contrarietà ad "un accordo sindacale al ribasso e separato". Almeno 5mila operai in piazza da tutta la Toscana, secondo quanto riporta il Corriere Fiorentino. "Vogliamo il rispetto della democrazia – ha sottolineato Cesare De Sanctis, segretario generale della Fiom Toscana –. I nostri lavoratori hanno risposto con generosità a questa manifestazione, nonostante siano martoriati da una crisi gravissima. Oggi con noi sono scesi in strada la Piaggio, la Continental di Pisa, la Galileo e tante aziende della costa che sono il cuore del nostro sistema produttivo".

Domani, 6 dicembre, toccherà al resto d'Italia. A Torino, una delle manifestazioni principali, il corteo sarà aperto dallo striscione "Accordo separato accordo truccato". In testa al corteo, che partirà da Porta Susa per raggiungere piazza Castello, ci saranno i lavoratori della De Tomaso perché - spiega Il segretario nazionale Giorgio Airaudo - sono i primi a rischiare i licenziamenti dal momento che a luglio scade la cassa integrazione.

"Domani anche in Piemonte con lo sciopero generale di 8 ore risponderemo a Federmeccanica che impone ai lavoratori, con la divisione, un contratto che non conoscono e non potranno votare", afferma Giorgio Airaudo. "In questo paese - aggiunge - è diventato più facile fare le primarie per scegliere un leader politico che votare per i propri diritti e contratti. Domani prenderemo l'impegno con i lavoratori a ricostruire e riconquistare, fabbrica per fabbrica, il contratto nazionale del lavoro nella democrazia. Federmeccanica ha fatto un pessimo servizio ai propri associati firmando una intesa non rappresentativa dei lavoratori metalmeccanici".

Manifestazioni sono previste anche in tutte le altre regioni. In particolare, Maurizio Landini interverrà a Padova, dove si svolgerà la manifestazione regionale del Veneto. Il concentramento dei manifestanti è fissato per le ore 9 nel piazzale della Stazione ferroviaria. Un corteo partirà da qui diretto a piazza dei Signori. A questa iniziativa parteciperanno anche i metalmeccanici del Trentino-Alto Adige.