"I 262 dipendenti di Accenture sono salvi. Sono stati salvaguardati i diritti dei lavoratori e l’occupazione. Così hanno dichiarato il segretario della Cgil di Palermo, Enzo Campo, e il segretario dell’Slc Cgil di Palermo, Maurizio Rosso.

"L’accordo è stato firmato grazie alla mediazione del ministero del Lavoro, all’impegno determinante dei lavoratori di Accenture, al contributo dell’amministrazione comunale e al ruolo decisivo  del sindacato di categoria e dei sindacati confederali, in particolare della Cgil, che ha contribuito alle iniziative di lotta di questi due mesi sofferti e ad alta tensione, anche con metodi innovativi che hanno coinvolto tutte le categorie del sindacato in un nuovo spirito di condivisione e partecipazione comune alla vertenza”, dichiarano i due dirigenti sindacali.

La Cgil e l’Slc Cgil di Palermo "esprimono soddisfazione per la chiusura della sofferta vertenza dei lavoratori del call center di Accenture, che ha visto impegnata tutta la confederazione e che rappresenta una vertenza simbolo nel settore delle telecomunicazioni. La conclusione, pochi minuti fa, presso il ministero del Lavoro a Roma. I lavoratori, dal primo gennaio prossimo, passano ad Atlanet, società di British Telecom, e dal 12 gennaio tornano al lavoro presso la nuova sede cablata, individuata dal Comune di Palermo in via Puglisi, in zona Fiera. 

“È un accordo che mette al riparo i lavoratori, che comporta qualche riduzione per i lavoratori, ma i sacrifici chiesti sono stati ripagati con la stabilità occupazionale per tutti i 262 lavoratori. È una vertenza simbolo, perché non sono state fatte deroghe ai contratti di lavoro collettivi. Non si è scesi ai minimi contrattuali, ma sono stati chiesti sacrifici sostenibili”, dichiarano i rappresentanti Slc di Palermo, Rosalba Vella e Giuseppe Giallanza, Rsu di Accenture, con riferimento all’attivazione dei contratti solidarietà prevista per il passaggio di tutti lavoratori ad Atlanet. Previsto un taglio del 20 per cento sulle retribuzioni che riguarda l’indennità di turno (circa 1.200 euro l’anno) e la cancellazione dei buoni pasto. Verranno mantenuti i principi di anzianità e l’orario di lavoro.           

“Siamo soddisfatti, la vertenza si chiude dignitosamente. Nessuno può veramente esultare, perché i lavoratori hanno sofferto molto: durante questi mesi di occupazioni, proteste sui tetti e sit-in, hanno perso soldi e lavoro. Abbiamo lavorato per mantenere alta l’attenzione della città e delle istituzioni, affinché la nostra dignità non venisse intaccata – aggiungono Vella e Giallanza –. Ad Accenture ci sono tante famiglie con bambini piccoli, tra le quali anche 18 coppie di operatori.  Da parte delle nostre 262 famiglie, l’attesa della sigla di quest’accordo è stata carica di fiducia”. 

L’Slc chiede che la Regione dia il via ai piani di riqualificazione del personale, attingendo ai fondi 2014-2020. “E adesso – aggiungono Vella e Giallanza – anche il ministero può inaugurare una nuova fase di sviluppo, attraverso l’applicazione dell’articolo 24 bis sulle delocalizzazioni dei call center  e sugli appalti del settore, per far tornare in Italia le attività spostate all’estero da parte delle aziende che non rispettano la legge”.