Un passo avanti per le vertenze industriali ed energetiche del Sulcis Iglesiente. Almeno stando alle comunicazioni fatte dal ministro dell’Industria Federica Guidi alle organizzazioni sindacali confederali e di categoria in occasione di una recente riunione tenutasi a Roma. L’incontro, ottenuto grazie alla mobilitazione dei lavoratori dell’ex Alcoa di Portovesme, ha affrontato tutte le emergenze del territorio. A giustificare l’ottimismo dell’autorevole esponente governativo, il via libera da parte dell’Unione europea – per il 2016 – all’utilizzo dello strumento della “superinterrompibilità” per ulteriori due anni con possibilità di rinnovo alla scadenza.

Il provvedimento in questione consentirà di ridurre il costo dell’energia fino a 25 euro/mwh per le produzioni di alluminio e a circa 33 euro/mwh per quelle del piombo e dello zinco. Per accedervi non sarà necessario un bando apposito. Anzi, a detta del ministro, potrebbe esserci la disponibilità di un ulteriore produttore di energia elettrica, la Eph di Porto Torres, a sottoscrivere un contratto bilaterale pluriennale per la fornitura di energia a prezzi estremamente ridotti. Per quanto riguarda la possibilità di acquisizione della fabbrica di alluminio dell’Alcoa, rimarranno aperte fino alla seconda decade del mese in corso le verifiche da parte della svizzera Glencore, anche se il ministro ha comunicato che ci sono interlocuzioni in corso anche con un altro importante soggetto industriale che nei prossimi giorni formalizzerà ufficialmente l’interesse ad acquisire lo stabilimento di Portovesme.

Sostanzialmente positive le conclusioni del Mise anche per il settore della produzione di energia elettrica. La cancellazione dalla condizione di “essenzialità” prevista per le centrali sarde, non pregiudicherà l’impianto Enel di Portovesme, che esce indenne dal provvedimento con un’intesa che realizza un contratto di fornitura triennale in attesa della realizzazione dei presupposti per la ripresa delle industrie energivore. “Alla luce di tutte queste novità – osserva Roberto Puddu, segretario della Camera del lavoro del Sulcis – riteniamo di poter dire che ci troviamo in una fase che muove nella direzione da noi rivendicata, con un riferimento particolare agli strumenti normativi e alla creazione di indirizzi sulle sinergie fra produttori di energia e il sistema industriale”.

Per la Cgil territoriale la soluzione industriale migliore per l’acquisizione di Alcoa rimane la Glencore. “Non è male però che ci siano altri soggetti industriali interessati – sottolinea ancora Puddu –, questo a conferma che si stanno concretizzando nuove e favorevoli condizioni per produrre l’alluminio, e non solo, nel nostro territorio”. Con il provvedimento della “superinterrompibilità” e con il contratto di fornitura per l’Enel si garantirà la continuità di marcia alla Portovesme Srl e alla centrale “Grazia Deledda”, ma usufruiranno dei benefici del provvedimento anche altre aziende nell’isola. “Si tratta di un concreto passo in avanti – conclude il segretario Cgil del Sulcis –, reso possibile dalla mobilitazione dei lavoratori e del sindacato, che ha coinvolto istituzioni e parlamentari locali. Chiaro è che la lotta continuerà fino a quando i lavoratori e le lavoratrici non ritorneranno nei propri posti di lavoro”.