Dal palco di San Giovanni ha parlato Manuel, cittadino del Camerun che lavora in una cooperativa logistica di Ancona. "La Filt denuncia da anni il fenomeno dello sfruttamento e delle finte cooperative - ha esordito -. Questo sistema di produzione si tiene in piedi con il ricatto e la negazione dei diritti fondamentali di noi lavoratori. La logistica è un settore fondamentale per il paese e si scarica tutto sulla fatica degli addetti, che in maggioranza sono migranti provenienti da diversi paesi".

Il settore quindi "è diventato un girone infernale, con la complicità delle imprese committenti - soprattutto multinazionali - che hanno fatto guadagni sulla pelle dei lavoratori Il lavoro nei magazzini logistici. Invece per noi lo strumento principe è il contratto nazionale di lavoro". Sulle false cooperative: "Spesso non ci sono le elezioni degli organi dirigenti, le poche assemblee dei 'soci' vengono convocate in orari impossibili, decidendo l'abbassamento dei salari e il peggioramento delle condizioni di lavoro". Anche nella logistica, dunque, "le assunzioni e licenziamenti sono spesso regolati attraverso una sorta di 'caporalato". E' ora di dire basta a questo modello, basta al nuovo sfruttamento della manodopera. Bisogna pagare i salari secondo il contratto nazionale di lavoro".