Sono terminate il 27 maggio scorso, le due giornate di assemblee dei lavoratori all’interno dello stabilimento Marzotto di Valdagno (VI), azienda di riferimento della produzione tessile in Italia. Le assemblee (18 in due giorni e a turni di 15 persone per volta con la sanificazione dell’aula ad ogni turno, ndr), tutte svoltesi nel pieno rispetto del distanziamento e del protocollo sulla sicurezza firmato con l’azienda in ottemperanza a quando previsto dal dpcm del 26 aprile, sono state rese possibili grazie alla volontà dei sindacati, e dell’azienda stessa, di riavviare insieme al lavoro di produzione anche le buone e democratiche pratiche sindacali.

“Si è discussa e votata l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro tessile e abbigliamento SMI Confindustria. Il valore di queste assemblee, tra le prime a ricominciare “In presenza”, è stato duplice e se da una parte si è affrontato il tema specifico del rinnovo del contratto, dall’altra sindacati ed azienda hanno voluto dare un segnale forte di ripresa e di un ritorno ad una quasi normalità”: hanno detto Sonia Paoloni, segretaria nazionale della Filctem Cgil, e Giuliano Ezzelini Storti, segretario generale della Filctem di Vicenza, nei loro interventi nelle assemblee.

“In una situazione difficile come quella che stiamo vivendo – continuano - le assemblee svolte rappresentano un segno importante di rafforzamento delle relazioni sindacali in essere, in uno spirito di collaborazione tra impresa e sindacato dei lavoratori”.

“Solo insieme – concludono i due - si potrà ridare fiducia al sistema paese. Aver riconquistato il diritto sindacale a svolgere le assemblee in presenza, grazie al lavoro congiunto del comitato aziendale sulla sicurezza tra Rsu azienda e comitato scientifico, è simbolico per tutto il settore, profondamente colpito dalla crisi pandemica in corso”.