Il 10 maggio, giornata di mobilitazione straordinaria per la campagna referendaria, Maurizio Landini ha fatto un tour del Piemonte Sud Occidentale, partendo di prima mattina dal mercato di Alba, in provincia di Alessandria, e chiudendo la giornata di in tarda serata a Volpedo, paese natale del pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo, autore de “Il quarto Stato”. Visitando anche Bra, dove in una grande assemblea pubblica oltre 500 cittadini hanno ascoltato le testimonianze di lavoratori legate ai quesiti, Nizza Monferrato e Alessandria.
“Abbiamo incontrato migliaia di persone – ha detto il segretario generale della Cgil –. Sto avendo un riscontro molto positivo, una grande attenzione ai temi dei quesiti. E stiamo allargando la conoscenza del referendum che in molti casi ancora non è diffusa. Questo è il lavoro che dobbiamo fare in ogni luogo, in ogni centro, per riuscire a raggiungere il quorum. Per diffondere la consapevolezza che se si vota sì e la consultazione passa, il giorno dopo a milioni di lavoratori saranno riconosciuti diritti che oggi gli sono negati: la vera libertà – ha concluso Landini – si fonda su un lavoro di qualità e sulla partecipazione delle persone. Chi va a votare, vota prima di tutto per sé, per migliorare la propria condizione di vita”.
L’immagine del viaggio in questo angolo di Piemonte ce la racconta il segretario generale della Cgil regionale, Giorgio Airaudo. “Ad Alba siamo riusciti a organizzare un piccolo comizio improvvisato, sfruttando una macchina con gli altoparlanti dalla quale Landini ha potuto spiegare le ragioni del sì, le ragioni di questo referendum. Il successo di questa consultazione si costruisce strada per strada, i voti devono essere conquistati uno per uno, accompagnando le persone nelle urne al fine di essere maggioranza in questo Paese”.
(Montaggio: Daniele Diez)