Nelle scorse ore a Cassina de’ Pecchi, alle porte di Milano, sono stati imbrattati con simboli nazisti alcuni manifesti che promuovevano la partecipazione al referendum di 8 e 9 giugno. “La Cgil Milano e tutto il Coordinamento referendario milanese – si legge in un comunicato – condanna con forza questo episodio, che si inserisce in un clima sempre più ostile verso chi promuove la partecipazione popolare, il dibattito pubblico e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Colpire i simboli della democrazia, come l’invito al voto, significa tentare di zittire una parte del Paese che chiede più giustizia, più sicurezza e meno precarietà”.

Nel comunicato viene espressa anche piena solidarietà alla Cgil Roma e Lazio, che nella notte della Festa della Repubblica è stata oggetto di “un’ennesima e vergognosa provocazione. Un’organizzazione neofascista ha appeso uno striscione contro la partecipazione ai referendum proprio davanti alla sede sindacale, alimentando un clima di intimidazione e odio. Un gesto ancora più grave perché arriva dopo le parole irresponsabili di alcuni rappresentanti istituzionali, tra cui, da ultima, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni”.

Per il sindacato milanese mai come oggi, di fronte a tentativi di silenziare le voci del mondo del lavoro, è importante ribadire il valore del voto come strumento di libertà e di cambiamento: “I referendum del prossimo fine settimana toccano temi centrali per milioni di lavoratrici e lavoratori: dalla sicurezza sul lavoro al contrasto della precarietà. Per questo invitiamo tutte e tutti a reagire con determinazione: andare a votare è il modo più forte e più civile per rispondere a chi vuole mettere a tacere le nostre istanze”.