Era il primo settembre quando Cgil Cisl e Uil inviarono una missiva a Palazzo Chigi: lì è scritto ciò che occorre fare per riprogettare il Paese e proiettarlo nel futuro. E dunque il "patto" lanciato da Draghi deve partire da lì. Questo il messaggio lanciato in apertura della terza giornata di Futura 2021, la kermesse organizzata dalla Cgil a Bologna. Al Teatro Duse del capoluogo emiliano si sono incontrati i tre segretari generali di Cgil Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Con loro a discutere Marianna Mazzucato dell’University College di Londra, guidati nel confronto da Gianluca Semprini di RaiNews24.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza e come deve essere implementato, questa la prima questione da affrontare. Occorre dare attuazione al protocollo previsto dalla legge e definire le sedi per la partecipazione delle forze sociali alle decisioni che devono essere assunte. A questo proposito Mazzuccato ha ricordato che per evitare che il Pnrr sia una “occasione mancata” è necessario che al tavolo delle decisioni siedano le “persone giuste” e tra queste certamente i sindacati. Ma serve anche che le risorse vengano assegnato definendo condizionalità stringenti, tra queste la creazione di buona occupazione.

Il secondo capitolo della lettera riguarda l’ordine del giorno dell’incontro di domani (27 settembre) tra le confederazioni e il governo, cioè la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Esistono proposte precise che devono avere risposte. E poi fisco, pensioni, riduzione della precarietà e creazione di occupazione soprattutto per donne e giovani. Ancora, rinnovare i contratti della pubblica amministrazione e della scuola e assumere per rilanciare davvero i servizi pubblici che devono garantire diritti di cittadinanza. Il punto di partenza da cui partine per discutere: le piattaforme unitarie di Cgil Cisl e Uil.

Ma c’è un rischio, la pandemia dei salari, Che fare per scongiurarlo? Serve una legge? Sì, quella sulla rappresentanza che rafforzando la contrattazione e – così come già indicato dagli accordi interconfederali – pesando le organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative, renda i contratti sottoscritti erga omnes con i minimi contrattuali e gli altri istituti contrattuali validi per tutti i lavatori e le lavoratrici.

Dall’incontro con Draghi Cgil Cisl e Uil si aspettano risposte su salute e sicurezza, e un’agenda fitta di appuntamenti per gli incontri sugli altri capitoli della lettera, per dare corpo a un confronto reale e non solo a comunicazioni a seguito di decisioni già prese da altri.

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