Migrazioni e sindacato. La Cgil presenta il nono Rapporto della Fondazione Di Vittorio con Maurizio Landini

Cgil e Fondazione Di Vittorio presentano il IX rapporto “Migrazioni e sindacato”. L’ appuntamento sarà trasmesso in diretta dalle ore 10 su Collettiva.it e vedrà la partecipazione del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. “Le migrazioni sono sinonimo di cambiamento, e a loro volta si trasformano interagendo con altri fenomeni”, si legge nella locandina dell'evento. “Questa edizione del volume Migrazioni e sindacato intende restituire uno sguardo sulla condizione dei lavoratori e delle lavoratrici migranti in rapporto con il sindacato, all'avvio di un passaggio storico segnato dalla pandemia di Covid-19”. L'introduzione sarà affidata al segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra, e la presentazione del rapporto sarà a cura di Beppe De Sario, Fdv, ed Emanuele Galossi, Inca Cgil. Seguirà il dibattito “Oltre la pandemia, nuovi confini e nuova società per le politiche migratorie”, coordinato dal presidente della Fondazione Di Vittorio Fulvio Fammoni, a cui parteciperanno il vice ministro dell’Interno Matteo Mauri e i segretari confederali di Cisl e Uil Andrea Cuccello Ivana Veronese. Concluderà i lavori il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

Sulle prime pagine

In primo piano ci sono le due tematiche principali: la discussione infinita sulle scelte da fare a Natale per far scendere la curva del contagio e le polemiche politiche sulle scelte europee: in particolare è di nuovo il Mes che torna a dividere, questa volta è Salvini che si oppone e minaccia di far saltare gli accordi con la maggioranza. Sulla scia del capo della Lega anche Silvio Berlusconi che si dissocia dai precedenti annunci e fa capire che Forza Italia voterà no alla riforma del Mes il 9 dicembre. Ma nel partito è rivolta perché la maggioranza dei deputati di Forza Italia ha intenzione di votare sì. Per quanto riguarda le scelte economiche da segnalare anche l’intervento del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi che polemizza sull’istituzione di una task force per la gestione dei fondi europei (ne parla Nicoletta Picchio sul Sole 24 ore, p. 5). Su La Stampa è Carlo Cottarelli a spiegare la reale posta in gioco sulla riforma del Mes. Tensione anche sulla riapertura a dicembre delle lezioni in presenza alle scuole superiori: su questo spingono il presidente Conte e la ministra Azzolina. “Natale, tensioni sui divieti” è il titolo di apertura del Corriere della Sera: lite nel governo su anziani, sci e seconde case. Piano vaccini: 202 milioni di dosi. L’editoriale è a firma di Sabino Cassese, “La nostra anarchia di Stato”. “Un Natale senza spostarsi. Permessi ai parenti, è scontro”, è il titolo di Repubblica: “Conte vuole una deroga anche per raggiungere le seconde case e apre alle cene con 10 persone. I capidelegazione della maggioranza: stop ai movimenti tra le Regioni o ci sarà la terza ondata. Il commento è affidato a Luigi Manconi che parla di anziani e della “solitudine dei più fragili” (vedi più avanti). “Deroghe su ristoranti e nonni”, è la scelta di apertura per il Messaggero che si basa sull’arrivo del nuovo Dpcm: sulle feste spiragli di apertura per il pranzo di Natale. Si tratta nella notte sui ricongiungimenti famigliari, confermato il coprifuoco alle 22. Molto netto il giudizio di Mario Ajello che si schiera per la riapertura delle scuole: “Scuole chiuse un danno alle eccellenze del domani”. “Natale blindato, ultima messa alle 20”, è il titolo di apertura de La Stampa. Anche il manifesto concentra la sua attenzione sulle misure per le festività natalizie. Il titolo è ironico: “I viaggi della Speranza”: vertici incrociati tra governo, partiti e regioni in vista del Dpcm di Natale. Conte a sorpresa apre agli spostamenti extraregionali. I timori di Speranza: così si rischia la terza ondata. Il premier isolato sulla riapertura delle scuole a dicembre. Vaccino: in arrivo milioni di dosi”. Sulla prima pagina del manifesto il commento di Luciana Castellina sui 50 anni della legge sul divorzio: “L’ipocrisia delle separazioni in un’Italia che era già cambiata”. Novità nel mondo del calcio: Questa sera la francese Stéphanie Frappart sarà la prima arbitro donna di una partita di Champions League maschile; la partita tra Juventus e Dinamo Kievo in programma a Torino .

Anche l’Esercito per distribuire i vaccini

Dal Corriere della Sera (Francesca Basso a pagina 12). “Oggi il ministro della Salute Roberto Speranza presenterà al Parlamento il piano vaccini contro il Covid: in partenza non ci sarà l'obbligatorietà ma si lavorerà su persuasione e informazione. L'obiettivo è l'immunità di gregge, vuol dire vaccinare 40 milioni di italiani. Si sta avvicinando il momento in cui le prime dosi arriveranno in Europa e tutti i Paesi Ue devono essere pronti. L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha in programma di decidere se approvare il vaccino sviluppato da Pfizer e Biontech entro il 29 dicembre e quello di Moderna entro il 12 gennaio. Questo è il primo passaggio, poi sarà la Commissione Ue ad autorizzare i vaccini sulla base del parere scientifico dell'Ema. AstraZeneca, che sta sviluppando il vaccino con l'Università di Oxford, ha invece fatto sapere che consegnerà la documentazione per l'approvazione alle agenzie regolatorie tra una settimana. Ieri il ministro Speranza, illustrando il piano in una riunione a Palazzo Chigi, alla presenza anche del premier Giuseppe Conte, ha spiegato — secondo fonti della maggioranza — che saranno disponibili 202 milioni di dosi di vaccino anti-Covid dal primo trimestre 2021 e che ogni dose, in base alle conoscenze attuali, ha bisogno di richiamo e non sappiamo per quanto ci sia immunità. Tra primi vaccini disponibili ci sarà quello della Pfizer, che arriverà tra il 23 e il 26 gennaio» e le dosi andranno ai 300 punti individuati, che sono direttamente gli ospedali». La distribuzione del vaccino sarà interamente statale: la gestione sarà centralizzata e il vaccino sarà distribuito secondo decisioni mediche e scientifiche. Sarà coinvolto l'esercito. (…)

“Il vecchietto dove lo metto?”

Su Repubblica Luigi Manconi firma un commento contro la cultura dello scarto, ovvero contro quella cultura e quell’immaginario collettivo che considerano le persone anziane come un peso per la società. Un problema atavico in una società che invecchia, ma che con la pandemia sta assumendo caratteri nuovi. Manconi parte da un ricordo del 1977…”uno dei non pochi anni "dei giovani" dell'Italia contemporanea: i non garantiti, gli indiani metropolitani, la festa e la sessualità”. E fu proprio allora, mentre si celebravano le passioni e le fantasie di una insorgenza collettiva destinata a un epilogo tragico, che Domenico Modugno cantò Il vecchietto. A riascoltarlo, colpisce il malinconico verismo della figura di quel nonno che, cacciato di casa e trovate chiuse tutte le porte, si reca in un ospedale (..)

Gino Strada spiega perché Emergency ha detto sì alla Calabria

Il fondatore dell’associazione umanitaria che si è fatta conoscere in questi anni per la sua presenza medica su vari fronti di guerra risponde alle domande di Giuseppe Smorto su Repubblica (p.9): “Datemi un ospedale da riaprire. Troppi errori in Calabria”. Gino Strada spiega la sua decisione legata alla situazione drammatica della sanità calabrese ( “se la gente scende in piazza, fa i cortei in auto in zona rossa invocando il diritto alla Salute anche il governo si sarà fatto qualche domanda”). Non è un caso che il presidente francese Macron, incontrando Giuseppe Conte, abbia chiesto per prima cosa informazioni sulla Calabria. Ma Gino Strada nella intervista a Repubblica ci tiene a precisare due cose fondamentali: la differenza tra la situazione in Calabria e quella in zone di guerra vera e propria e la necessità di fare qualcosa per ribaltare la logica degli ultimi anni che ha visto l’umiliazione progressiva della sanità pubblica. La Calabria non è Kabul, ma “la pandemia aumenta le disparità e la gente manifesta per il diritto alla salute Il privato ha fallito e le cosche sono state sottovalutate, fiancheggiate, tollerate. In certe aree hanno aperto e gestito laboratori di analisi e cliniche… se l'Italia sposta verso il privato 25-30 miliardi di bilancio, non dobbiamo stupirci se poi arriva la 'ndrangheta. La Salute non è più un diritto, ma un bene di mercato, legale e illegale. E le truffe alle Asl non sono un'esclusiva calabrese”. Entro domani il primo incontro con il commissario Longo.

Domani Giornata dedicata alla disabilità

Raidue, Rai Per il Sociale e Rai Pubblica Utilità in campo nella Giornata Internazionale delle Persone con disabilità, Il lavoro è di tutti. Domani alle 23 su Raidue andrà in onda lo speciale di 'O anche no' dal titolo appunto 'Il Lavoro è di tutti'. L'obiettivo della trasmissione è parlare del lavoro per tutti e di tutti. Ospiti, i segretari generali dei sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Anna Maria Furlan, Pierpaolo Bombardieri, Francesco Paolo Capone (Ugl) che racconteranno quattro storie di lavoro e successo che vedono protagonisti persone con disabilità. Un miglioramento del sistema sociale italiano non può tollerare una società divisa in due, i forti e i deboli, nella quale la disoccupazione rappresenta la forma odiosa di emarginazione e in particolar modo ciò vale per le persone con disabilità. Infatti solo il 31,3% di loro risulta occupato. Questa è una questione che riguarda anche l'Europa, perciò concluderà la serata Luca Visentini, segretario generale della Ces, la Confederazione Europea dei Sindacati. Nella trasmissione si alterneranno musica (cantanti in studio e in collegamento), divertimento (momenti di comicità e di satira) e riflessione (storie e testimonianze di protagonisti). 'O anche no' , il programma dedicato all'inclusione e alla solidarietà realizzato con Rai per il sociale e giunto alla terza stagione, è diventato il format di riferimento della televisione italiana per conoscere, apprezzare e sostenere le disabilità positive. Un nuovo modo di fare tv che non indulge alla pornografia del dolore e nemmeno parla di supereroi (i famosi super disabili) ma di persone tra le persone, cittadini fra i cittadini, con la stessa umanità, la stessa dignità e lo stesso diritto al lavoro... come testimonia il sottotitolo: ''Da vicino nessuno è normale”.

Contrattazione

Pubblico impiego, lo sciopero “necessario”

Se ne parla su Conquiste di lavoro, il giornale della Cisl, che rilancia le dichiarazioni della segretaria generale Anna Maria Furlan: Conto alla rovescia in vista dello sciopero di mercoledì 9 dicembre proclamato dai sindacati della Pubblica amministrazione di Cisl, Cgil e Uil. Una protesta per la sicurezza nel lavoro, per le assunzioni in tutti i settori pubblici e per il rinnovo del contratto. Nella legge di bilancio non si affronta il tema dei 350 mila precari e si stanziano appena 400 milioni per il rinnovo dei contratti pubblici. Una lacuna grave …In una lettera alle delegate e ai delegati, la segretaria generale della Cisl FurIan ricorda: "Scioperano lavoratori che hanno pagato un prezzo altissimo anche in termini di contagi e morti nei luoghi di lavoro a causa del Covid, lavoratori che per 12 anni non hanno rinnovato il contratto, che hanno la contrattazione aziendale bloccata in un settore importante per il sistema Paese dove sono presenti 350.000 lavoratori precari con contratti a scadenza (…)

Innovazione e tecnologia

Esoscheletri da catena di montaggio
Ne parla Cristina Casadei sul Sole 24 ore (p.29). “Se le aziende devono assicurare il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella scelta delle attrezzature e dei metodi di lavoro per contrastare gli effetti sulla salute, del lavoro monotono e ripetitivo (come dice l'articolo 15 del Testo unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro) nel caso degli operai l'esoscheletro potrebbe essere un valido alleato? Le sperimentazioni che si stanno moltiplicando nelle fabbriche, soprattutto nell'automotive, porterebbero a dire di sì. Così come gli studi degli esperti di medicina del lavoro sugli effetti del loro utilizzo. Partiamo proprio di qui, dal progetto di ricerca scientifica EsoEaws (Ergonomic Assessment Worksheet), nato dalla collaborazione tra Fondazione Ergo, Università di Bologna e il Laboratorio di ingegneria del sistema neuromuscolare (Lisin) del Politecnico di Torino. Apromuovere il progetto luyo, la società spinoff dell'Istituto di Bio robotica della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, controllata da Comau (che produce l'esoscheletro Mate) e Ossur, con l'obiettivo di capire e quantificare in che modo l'uso di sistemi esoscheletrici possa ridurre gli sforzi muscolari dei lavoratori. (…)

Tutti gli appuntamenti in agenda

Per tutti gli appuntamenti in calendario vedi l’agenda sul sito della Cgil nazionale  e l’agenda di Collettiva.it.