“Qualche centinaio di persone, ‘distanziate’ e senza nemmeno il conforto di potersi stringere e abbracciare, ripartono da dove si erano fermate lo scorso marzo, dai problemi affrontati pubblicamente e insieme; allora per la salute, oggi per il lavoro. Sono solo una delegazione, lanciano un segnale di speranza, pensano che nessuno possa salvarsi da solo. Sono una risorsa, sicuramente più feconda del prestito miliardario incassato ieri da Fca. Possono essere l’antidoto a un autunno di rancori e miserie. Andrebbero ascoltati”. Così chiude il suo editoriale "Risorse umane" sul sito di Collettiva.it il direttore Gabriele Polo che ripercorre i mesi del lockdown che ci ha cambiati tutti, cercando di guardare a quello che ci aspetta nei prossimi mesi: Il primo segnale sarà la scadenza del 17 agosto, quando, al momento, scadrà il blocco dei licenziamenti. Se non verrà prolungato sapremo che il governo avrà rinunciato al primato dell’interesse pubblico su quello privato. Ma confidando che ciò non sia vero, il momento delle scelte vere arriverà subito dopo, quando si tratterà di preparare il futuro. Di decidere come uscire dalla crisi e quale Paese vogliamo essere. O, almeno, provare a essere.I metalmeccanici  hanno manifestato su questo, “sul destino di tutti, non solo sul loro o sulle loro crisi”.

“Sembra troppo per una semplice categoria di lavoratori, per quanto la più numerosa dell’industria. Eppure da sempre il loro destino è di dover farsi carico di qualcosa che va oltre loro. Più per condizione che per vocazione, facendo di necessità virtù. Un po’ perché fanno tante cose - dall’acciaio all’informatica - o si intrecciano con tanti servizi essenziali - dalle manutenzioni ospedaliere a quelle dell’energia. Un po’ - tanto - perché su di loro, qui da noi, si è spesso misurato il livello delle relazioni sociali, a partire dal ruolo del contratto nazionale, che è uno dei punti per cui sono oggi in piazza. Le due cose messe assieme parlano all’intero paese e alle scelte che sta per fare, al come utilizzare i soldi per la “ricostruzione” e quale indirizzo darle, se usare la crisi per cambiare rotta o rassegnarsi a un declino lenito da qualche ammortizzatore; per chi ne potrà godere e finché ce ne saranno.

Su Collettiva il racconto della giornata dei metalmeccanici (a cura di Giorgio Sbordoni e Ivana Marrone: con commenti e dichiarazioni di ospiti e amici, tra cui don Luigi Ciotti , l'attore, Claudio Amendola e l'intervista al metereologo Luca Mercalli ). Sull’idea che è necessario ricominciare a unire le forze per uscire dall’isolamento individuale a cui vorrebbero costringerci su La Stampa il bel commento di Marco Revelli: “Nessuno si salva da solo”, .fabbriche e scuole, tute blu e insegnanti con genitori consapevoli dell’importanza di partecipare (editoriale in prima che continua a pagina 19). Il manifesto dedica la sua copertina ai metalmeccanici che ieri hanno riempito Piazza del Popolo a Roma: Cig economy: la mobilitazione nazionale dei metalmeccanici rimasti senza occupazione. Chiedono al governo il prolungamento della Cassa Integrazione. In 300 mila rischiano di non avere più lavoro. I sindacati pronti allo sciopero per il contratto. IL servizio è di Massimo Franchi a pagina 2 . Su La Stampa scrive Roberto Giovannini: I metalmeccanici in mascherina rossa: stop ai licenziamenti. (p.4). Sempre su La Stampa intervista di Paolo Baroni alla segretaria generale della Fiom, Francesca Re David: “subito il taglio del cuneo fiscale. Il ritocco dell’Iva adesso non serve. (pagina 4). Intanto peggiorano i dati economici sull’industria. “Meccanica, il mercato frena: produzione dimezzata (Giorgio Pogliotti, Sole 24 ore, p.18). Su Repubblica scrive Marco Patucchi: Industriali e sindacati in trincea: sarà un autunno terribile. Nel pezzo si parla dell’intervento di Francesca Re David a Roma e delle dichiarazioni di Stefano Franchi, direttore generale dei Federmeccanica: il 34% delle imprese del settore prevede tagli occupazionaliI

Scuola, il governo alla rincorsa delle correzioni

La Conferenza Stato Regioni sulle riaperure di settembre è stata rinviata ad oggi. Sul Corriere della Sera, le foto notizia in prima pagina delle manifestazioni di ieri e il commento è affidato all’ex direttore di Repubblica, Carlo Verdelli: Il codice Draghi nelle aule. “Una strada c'era, una soltanto: applicare alla scuola italiana, disastrata al quadrato o al cubo dopo l'interminabile paralisi da Covid, il codice Draghi, quel «whatever it takes», tutto quello che è necessario (oppure: costi quel che costi), appena entrato a buon diritto tra le voci definitive del dizionario Treccani. Con quelle tre parole in inglese, pronunciate con asciutta fermezza il 26 luglio 2012 in una Londra ostile, l'allora presidente della Banca centrale europea salvò l'euro dalla tempesta perfetta che stava per abbattersi sui Paesi più deboli, Italia compresa. a risposta alla tempesta perfetta che a settembre rischia di completare l'opera di demolizione della nostra istruzione pubblica sta all'approccio di Draghi come il nadir allo zenit. Il piano proposto dal ministro competente è uno scarico di responsabilità sulle singole Regioni, i singoli presidi, i singoli insegnanti: da settembre si ricomincia, arrangiatevi….”

Su Repubblica: Scuola: Azzolina ottiene un miliardo. I governatori: niente classi a metà. Il commento di Filippo Ceccarelli: “Prigionieri della palude”. Editoriale del Messaggero: La società descolarizzata genera nuovi mostri, di Francesco Grillo. Sul Messaggero foto notizia al centro della prima pagina (con la scritta scuola con il gesso sulla strada. Elementari, mascherine a settembre. Banchi a un metro e tele lezioni solo se possono essere connessi tutti gli alunni (a pagina 11). La Stampa apre con il titolo: Un miliardo in più per la scuola. E con una foto notizia sulle manifestazioni di ieri: Istruzione, sfruttamento, lavoro, le tre piazze della protesta . Cortei in sessanta città: no a classi pollaio, ci rubate il futuro (Chiara Baldi a pagina 3). Su La Stampa il bel commento di Marco Revelli: “Nessuno si salva da solo”, .fabbriche e scuole, tute blu e insegnanti con genitori consapevoli dell’importanza di partecipare (editoriale in prima che continua a pagina 19). Sulla prima pagina del Fatto Quotidiano: A scuola con orari diversi, mascherine e banchi singoli. Oggi le linee guida (a pagina 8 e 9). Sul manifesto scrivono Ceccarelli, Pierro e Veli (a pagina 4): Il movimento in sessanta città: un miliardo non basta

Su Collettiva.it la cronaca delle manifestazioni di ieri e una intervista di Stefano Iucci al segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli: Sul sito interessante la testimonianza raccolta da Stefano Iucci e Ivana Marrone di Francesca Morpurgo della rete Apriti scuola: "Servono finanziamenti adeguati per riaprire a settembre"

E sempre a proposito di scuola da segnalare una protesta della Funzione Pubblica Cgil nazionale:  “Nidi assolutamente non pervenuti nelle linee guida, enormi carenze di personale, nel pubblico come nel privato, urgenza di misure per la tutela della salute e della sicurezza, dei lavoratori e dei bambini. Su questi tre elementi c’è bisogno di risposte urgenti, senza le quali siamo pronti alla mobilitazione”. Ad affermarlo è la Funzione Pubblica Cgil, in riferimento al dibattito sulle linee guida per la riapertura delle scuole a settembre, nello specifico per quanto riguarda il segmento 0-3.. Le linee guida del Ministero guidato da Lucia Azzolina per la riapertura delle scuole, denuncia la Fp Cgil, “non hanno alcun riferimento ai nidi, che non vengono in alcun modo menzionati. Una carenza grave, anche e soprattutto in ragione delle criticità, che investono il segmento 0-3 e che l’emergenza pandemica ha acuito. 

Il ritorno del virus

Coronavirus. Paura a Mondragone (Corriere della Sera p. 2 e 3, con il commento di Goffredo Buccini, da braccianti a untori). Apertura su Repubblica con il commento di Roberto Saviano: schiavi non untori. Apertura del Messaggero: L’esercito nel focolaio in rivolta. Risale il contagio in Italia: ieri 296 positivi (170 in Lombardia). Il Lazio ancora sopra Rtl. Tafferugli tra bulgari infettati e italiani. Cluster anche alla Bartolini di Bologna

Politica, cancellato il taglio dei vitalizi

Repubblica apre con la notizia della marcia indietro sui vitalizi, Sul Corriere della Sera scrive Emanuele Buzzi: “E ora il Senato cancella il taglio dei vitalizi, contraria la Lega, a pagina 12. Sul Messaggero Il governo si spacca su Autostrade e il dossier slitta fino a metà luglio. A proposito dei vitalizi scrive Diodato Pirone: Annullato il taglio dei vitalizi, gli ex senatori vincono il ricorso. (a pagina 14)

Matteo Renzi parla su Repubblica (intervista di Concetto Vecchio a pagina 9: Patto con Pd e 5S fino al 2023 per evitare un Orban al Quirinale.

Misure economiche in evidenza

Golden Power per blindare la Borsa Italiana. (Sole). Ecobonus esteso alle seconde case (Sole). Sul Fatto Quotidiano da segnalare una intervista di Barbacetto a Milena Gabanelli: Il contante utile a corrotti, lavoro nero ed evasori (a pagina 3)

Ustica, ancora senza verità

Ipotesi e misteri, la strage senza verità (Andrea Purgatori sul Corriere della Sera, p. 22. Sulla prima pagina del manifesto in taglio basso scrive Daria Bonfietti: Per la dignità dell’Italia, verità su Ustica, a 40 anni dalla strage

Presentato il libro bianco sulle droghe

Alla vigilia della giornata internazionale delle droghe, ieri presso la sala stampa della Camera dei Deputati, la Cgil ha presentato l’undicesima edizione del Libro Bianco sulle Droghe, promosso da Forum Droghe, Società della Ragione, Antigone, Cnca, Cgil, Associazione Coscioni, Arci, Lila, Legacoop Sociali, dal titolo “Droghe e carcere al tempo del Coronavirus”. “Il libro – spiega Denise Amerini del dipartimento Welfare della Cgil nazionale -  contiene, come ogni anno, una accurata disamina degli effetti delle normative antidroga sul carcere, ma non solo, descrive nel dettagli i numeri relativi agli ingressi in carcere per violazione della legge, le segnalazioni al prefetto, le attività di repressione delle forze dell’ordine, il ricorso alle misure alternative. Quest’anno la presentazione è avvenuta in un momento particolare, legato alla pandemia che stiamo attraversando, ed alle misure restrittive assunte per contenerne gli effetti, e pone al centro grandi questioni legate all’emergenza: oltre a quella del carcere, quella legata al sistema sanitario e all’integrazione sociosanitaria. Il virus, infatti, ha fatto emergere in maniera drammatica problemi rimossi,  “Se vogliamo che la “ripartenza” segni discontinuità con il passato – afferma Amerini - dobbiamo cancellare le politiche di questi anni, basate su una “guerra alla droga” che si è di fatto sostanziata nella guerra ai consumatori, ed ha contribuito in maniera pesante al sovraffollamento carcerario: oltre il 30% dei detenuti è in carcere per l’art. 73 della 309/90. E’ necessario ripensare alla radice l’organizzazione del sistema sanitario, con finanziamenti e dotazioni adeguate, restituendo centralità ai servizi territoriali, e contrastando politiche di autonomia differenziata che producono una diversa esigibilità del diritto alla salute nei diversi territori.

La Cgil partecipa alle manifestazioni di solidarietà contro l’annessione dei territori palestinesi

Con una lettera firmata da Susanna Camusso, responsabile dell’Area delle politiche internazionali ed europee della Cgil e dal responsabile dell’organizzazione nazionale, Enrico Piron, la Cgil invita le sue strutture a partecipare alle manifestazioni promosse dalla Comunità Palestinese e dalla Comunità Curda in Italia, che si realizzeranno nella giornata di Sabato 27 giugno in diverse città italiane.Vista la particolare situazione sanitaria di contrasto al contagio del virus Covid19, la Cgil nazionale suggerisce di prevedere la partecipazione di piccole delegazioni, con i nostri simboli e con la bandiera della pace, nel massimo rispetto delle norme di sicurezza sanitaria richieste. Con questa nostra presenza, scrivono Camusso e Piron, esprimiamo la solidarietà ed il sostegno alle legittime richieste della comunità palestinese per il riconoscimento dello stato di Palestina, unicavera condizione per costruire la pace giusta e la convivenza tra i due popoli ed i due stati,Palestina ed Israele. Come pure, sosteniamo e solidarizziamo con le richieste espresse dalla comunità curda,per la liberazione dei prigionieri politici, del rispetto delle libertà e dei diritti umani, oggi ancor più minacciati dal rischio contagio e dall’assenza di servizi di prevenzione ed assistenza alla popolazione ed alle autorità locali curde in Turchia.  Insieme per la giustizia e il rispetto dei diritti umani in Palestina, no all’annessione allo stato d'Israele dei territori palestinesi occupati: sabato 27 giugno, Roma Piazza del Campidoglio ore 16; Milano,Piazza Oberdan (Porta Venezia) ore 16; Venezia Campo San Geremia (davanti sede RAI) ore 16; Vicenza Piazza Matteotti ore 16; Genova Piazza De Ferrari ore 16; Napoli Piazza della Repubblica ore 16; Palermo Piazza Giuseppe Verdi ore 16; Bari Piazza della Libertà (Prefettura) ore 16; Appello per una mobilitazione per la tutela dei diritti umani e la liberazione dei detenuti politici in Turchia, sabato 27 giugno, Roma, Piazza del Popolo ore 17

Memoria. Genova ricorda il 30 giugno 1960In questo giugno 2020 ricorrono i 60 anni dai fatti del 30 giugno 1960.

Sessant’anni dopo, la Camera del Lavoro di Genova e l’Anpi, con il patrocinio dell’Università di Genova e della Città Metropolitana, avevano in programma un ciclo di iniziative tese a ricordare, riproporre, studiare ed analizzare storicamente gli avvenimenti del giugno-luglio ’60, la mobilitazione popolare contro la convocazione del Congresso del Msi, presieduto dal prefetto Carlo Basile responsabile delle deportazioni operaie in città, atto che fu vissuto come una vera e propria provocazione. Le disposizioni sanitarie a contenimento del contagio hanno stravolto la programmazione che viene spostata sui social, in una diretta streaming in programma il 30 Giugno dalle ore 17 alle ore 20 sulle pagine Facebook Cgil Genova, Anpi Genova, Goodmorning Genova e sul canale youtube di Goodmorning Genova. Musica e ospiti si alterneranno ad altri contributi come quelli delle altre città protagoniste di quei giorni. Nella diretta, oltre a Igor Magni Segretario Generale della Camera del Lavoro di Genova e Massimo Bisca Presidente Anpi, è prevista la partecipazione in video di Carla Nespolo Presidente Anpi Nazionale e Maurizio Landini Segretario Generale Cgil. Sono tanti gli artisti che accompagneranno la diretta: Andrea Sigona e poi Dany Franchi, considerato uno dei migliori giovani musicisti Blues sulla scena di oggi. The Bluesskins, La band, formata da Francesco Rebora alle chitarre e alla voce, Rodrigo Brito al basso elettrico e Mattia Ciuffardialla batteria, propone un blues nuovo, fresco ed elettrico. Raphael – Raphael Emmanuel che ha fondato con l’amico bassista Andrea Bottaro gli Eazy Skankers. Dopo aver partecipato a diversi festival reggae, vincono l’Arezzo Wave Festival e arrivano a condividere il palco con artisti quali Sinead O’Connor, Giuliano Palma e altri.Paola Escobar, cantautrice cilena che iniziando dal pachanga e passando per fasi punk e le santere ha trovato la sua dimensione fondendo la grinta e il sound della scena hip hop a fiere radici latino americane. Davide Di Muzio – cantante dei Meganoidi. Ed inoltre lo strepitoso Andrea Di Marco con un pezzo inedito sul 30 giugno 1960.Sempre il 30 Giugno alle ore 11 presso Largo Pertini, a cura di Anpi Genova e Cgil Genova, nel rispetto delle misure sanitarie vigenti, sarà deposta una corona di fiori alla targa che lo ricorda. Il discorso di Pertini del 28 giugno, fu uno dei momenti più alti di quei giorni e resta oggi una risposta alle provocazioni della destra estrema che sulla violenza dei toni basa la propria strategia politica.

Aiuta chi ci aiuta”. Prosegue la campagna di Cgil, Cisl, Uil

La sottoscrizione lanciata da Cgil, Cisl, Uil, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e sostenere i reparti di terapia intensiva ha raggiunto oggi la somma complessiva di 1 milione e 900 mila euro che sono già stati devoluti alla protezione civile. È quanto sottolineano in una nota i Segretari organizzativi di Cgil, Cisl, Uil, Nino Baseotto, Giorgio Graziani, Pierpaolo Bombardieri. “Siamo molto soddisfatti. È un risultato molto importante che testimonia la solidarietà concreta da parte di tanti lavoratori e pensionati italiani. Abbiamo raccolto in queste ultime settimane  900 mila euro che si aggiungono al milione di euro già versato alla Protezione Civile. Ma la nostra sottoscrizione proseguirà ancora per sostenere il lavoro di tanti medici ed operatori sanitari impegnati  nella lotta contro il Coronavirus“.I versamenti vanno fatti sul conto corrente bancario – Monte dei Paschi di Siena IBAN IT 50 I 01030 03201 000006666670 con causale: Aiuta chi ci aiuta.

Agenda degli appuntamenti

Per un quadro completo degli appuntamenti della Cgil nazionale e della Cgil nei vari territori vedi l’agenda sempre aggiornata di Collettiva.it: