Sanità pubblica e per tutti
”L’appuntamento è per domani a Roma in piazza del Popolo dalle ore 10.30 alle ore 14 per la manifestazione organizzata dalla Cgil e dalla Funzione pubblica Cgil: “Le nostre proposte per il Servizio socio sanitario nazionale’. Una manifestazione, nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid, che vedrà interventi di delegate e delegati del settore, insieme a un confronto tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, moderato dal giornalista della Rai, Riccardo Iacona. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su Collettiva.it

Il virus conquista le prime pagine
Fatta eccezione per alcuni giornali, praticamente tutte le aperture dei maggiori quotidiani nazionali sono dedicate alla seconda ondata della pandemia. “Contagi, sì alle chiusure locali” è il titolo del Corriere della Sera, “Il virus non dà tregua, scatta l’allarme ospedali”, è l’apertura di Repubblica. “Virus, allarme per i pendolari” è il titolo del Messaggero. “Contagi, ritornano le zone rosse”, è il titolo principale sulla prima pagina de La Stampa. Il Fatto Quotidiano mette invece a confronto i pareri degli esperti: “E’ come sei mesi fa. No,ora va meglio”. “Crash test”, è il titolo della copertina del manifesto che oltre a fare il punto sull’andamento dei contagi, parla della corsa ai test rapidi. Il presidente del Consiglio Conte ne annuncia 5 milioni. Per quanto riguarda i rapporti tra Stato e Regioni da segnalare vari attacchi da destra al governatore della Campania, De Luca e una intervista del Corriere della Sera al presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini (Maria Teresa Meli, a pagina 6)

Le cifre de contagio
In 24 ore aumento di circa mille positivi, con il record di tamponi: 128.098. La situazione peggiore in Campania con 757 casi. I morti sono 22, contro i 31 di ieri. Conte: presto 5 milioni di test rapidi ai medici di famiglia. Per l’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, aumento record dei casi nel mondo, con l’Europa che risulta la più colpita: i l'impennata più forte nel Vecchio Continente: 96.996 contagi. In Spagna i giudici bocciano il lockdown: "Lede le libertà fondamentali". Intanto in Italia l’obiettivo immediato è contenere il virus, dare tempo agli ospedali di attivare i nuovi posti letto, garantire cure tempestive per evitare che si riempiano le terapie intensive. E, soprattutto al Sud, trovare medici e infermieri. "Mandateci operatori sanitari, mandateci volontari", è stata ieri la richiesta accorata che il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha rivolto al ministro della Salute Roberto Speranza, al commissario per l’emergenza Domenico Arcuri‘

La strage silenziosa
E’ il titolo dell’inchiesta di Repubblica. L’Italia celebra l’11 ottobre la sua settantesima giornata nazionale per le vittime del lavoro. E mai come quest’anno nella ricorrenza, nei numeri di una strage silenziosa che non conosce contrazioni, sono le stimmate della cattiva coscienza del nostro Paese, della sua distratta e cinica classe dirigente. Da gennaio ad agosto di quest’anno, 830 donne e uomini hanno perso la vita uccisi dal lavoro. Uno ogni 8 ore. Su Repubblica un’inchiesta coordinata da Carlo Bonini.

Friday For Future. I giovani tornano in piazza
Torna lo sciopero dei giovani contro il riscaldamento globale con azioni e iniziative in tutta Italia. Al loro fianco, insegnanti, genitori, cittadini, associazioni, la Cgil, il sindacato di categoria Flc. Perché l'emergenza non si è fermata con il lockdown e l'impatto dei cambiamenti climatici è sempre più devastante. Sul sito di Collettiva scrive Patrizia Pallara, che oltre a fare il punto sulla nuova mobilitazione dei giovani, intervista l’esperto di clima, Luca Mercalli. E’ già troppo tardi per intervenire, ma bisogna muoversi.

Intanto è braccio di ferro sul Recovery Fund
Stop ai negoziati sul Recovery Fund, è braccio di ferro sul bilancio comunitario: L'Europarlamento ha bocciato la proposta del Consiglio. Ira della presidenza di turno tedesca: "Decisione deplorevole". La replica: "Serve più flessibilità per bisogni imprevisti".

Metalmeccanici, in vista dello sciopero generale, gli operai si mobilitano
Le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, riunite presto questa mattina (8 ottobre), rilanciano le richieste arrivate dalle tute blu delle fabbriche italiane dopo il no di Federmeccanica a contratto e aumenti. Il prossimo 5 novembre, a distanza di un anno da quando è stata presentata la piattaforma unitaria per il rinnovo, si terrà uno sciopero generale. Quattro ore di stop che si aggiungono ad altre due da tenersi immediatamente attraverso assemblee nei luoghi di lavoro.Prestestuosa e gravissima - dicono i leader dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil - la posizione di Federmeccanica che. dopo aver detto che sul contratto non avrebbe investito "un euro in più dell'inflazione". ha di fatto rotto il tavolo di trattativa traducendo in un atto concreto l'attacco sferrato dal presidente di Confindustria nei giorni scorsi. "Dopo averlo fatto per difendere la salute e la sicurezza nei momenti peggiori della pandemia, oggi torniamo a scioperare per l'industria, per il Paese, per l'occupazione, per i salari" - ha dichiarato in conferenza stampa Francesca Re David, segretaria generale della Fiom Cgil - "Noi vogliamo il contratto e protestiamo per riaverlo e per ritornare a trattare. Il nostro obiettivo è ridistribuire la ricchezza a tutti i lavoratori e uscire dalla stagnazione".

A proposito degli scioperi spontanei su Collettiva scrive Martina Toti: . Stop di un’ora o di due. In alcuni casi assemblee, in altri presidi davanti ai cancelli. Una serie di proteste iniziate non appena è stato chiaro che Federmeccanica non solo non aveva intenzione di concedere aumenti salariali ma era decisa a rompere il tavolo delle trattative. Così mentre già le fabbriche hanno iniziato a fermarsi le segreterie di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil si sono riunite a Roma.

Dopo la rottura, scioperi spontanei in Emilia Romagna. A ReggioEmilia“ da due giorni i nostri cellulari sono bollenti. I lavoratori sono "incazzati", come era ovvio, e hanno ragione”. Non si è fatta attendere la risposta dei metalmeccanici reggiani alla rottura del tavolo per il rinnovo del contratto nazionale. E non usa mezzi termini Simone Vecchi, segretario generale della Fiom di Reggio, per descrivere la mobilitazione in atto. In molte fabbriche del territorio infatti i lavoratori hanno organizzato scioperi spontanei non appena ha cominciato a circolare la notizia della rottura del tavolo negoziale da parte di Federmeccanica e della bocciatura della proposta sindacale di aumento dei minimi contrattuali. I primi a mobilitarsi sono stati lavoratori e lavoratrici della Bosch di Vezzano in cui i delegati della Fiom-Cgil, su richiesta dei colleghi, hanno proclamato una prima fermata, accordandosi con le Rsu dello stabilimento Bosch di Nonantola che invece sciopererà oggi. Poi è venuto il turno della Interpump di Calerno, con tre ore di fermata per ogni turno di sciopero e un breve presidio davanti ai cancelli: operai completi di mascherine e determinati nell''esprimere dissenso alle posizioni politiche degli industriali metalmeccanici. Nelle ore successive sono usciti in sciopero lavoratrici e lavoratori di molte altre fabbriche.

E oggi scioperano anche i lavoratori del settore agroalimentare
Ne parla Stefano Iucci su Collettiva: Oggi lo sciopero nazionale di quattro ore. La protesta contro la mancata firma del nuovo ccnl da parte di alcune associazioni datoriali che potrebbe privare 150.000 addetti – circa un terzo del totale – di un diritto fondamentale. Sullo sfondo l'offensiva di Confindustria sui rinnovi. . Mininni (Flai Cgil): il consenso all'intesa del 31 luglio cresce ogni giorno.Scontro politico sulla detassazione degli aumenti. La richiesta dei sindacati confederali di attivare una detassazione degli aumenti contrattuali potrebbe trovare ascolto tra i ministri del governo Conte. Ieri si è espressa favorevolmente la ministra del Lavoro e del Welfare, Nunzia Catalfo.

Critico il commento di Dario Di Vico sul Corriere della Sera, che torna ancora una volta ad attaccare il sindacato: “I metalmeccanici sanno bene che le imprese del settore non sono in condizione di erogare i 150 euro che loro chiedono e quindi se scelgono da subito la strada della rottura e dei picchetti è perché hanno in serbo un'altra carta, quella della richiesta al governo di detassare gli aumenti minimi contrattuali. Un obiettivo che Cgil e Uil hanno teorizzato e la Cisl subìto ma che può trovare orecchie attente dentro l'esecutivo Il ministro Catalfo aveva addirittura ventilato l'ipotesi di usare le risorse del Recovery fund per chiudere i contratti e anche nel Pd non è detto che tutti siano contrari. La detassazione però presenta molti aspetti negativi: costerebbe troppo, trascinerebbe i suoi effetti per tre anni, costituirebbe un precedente anche per i contratti del pubblico impiego e pregiudicherebbe ab ovo la prossima riforma fiscale. E, non ultimo, aiuterebbe solo gli insider lasciando di nuovo gli outsider al buio…”.“

L’Inca un faro per tutti. Inchiesta sul patronato Cgil
Su Collettiva Giorgio  Sbordoni ha cominciato il suo viaggio tra le tante sedi dell’Inca in Italia. Il 20 ottobre a Roma l'Istituto di assistenza celebrerà il 75° anniversario dalla fondazione con una giornata dal titolo "Oltre l'emergenza sanitaria". Iniziamo un viaggio sul territorio per raccontare la sua attività ai tempi del covid. In Piemonte l'organizzazione ha tenuto duro, nonostante il numero delle pratiche si sia moltiplicato, con tutte le difficoltà connesse alla gestione in remoto. Ce lo racconta la coordinatrice, Anna Zerbi. “L’Inca, come spesso è accaduto, è stato un faro in mezzo al mare, per tutti”. A parlare con Collettiva è la coordinatrice del patronato della Cgil in Piemonte, Anna Zerbi, reduce in questi mesi da un’attività frenetica che ha visto esplodere il numero delle pratiche aperte in regione. Le 170 mila seguite mediamente in un anno, in pochi mesi sono diventate 120 mila, curate in remoto. Non una differenza da poco se pensiamo che quello che in presenza richiedeva 10 minuti, al telefono può richiedere anche tre quarti d’ora. Perché i cittadini si sono trovati impreparati di fronte a questa rivoluzione organizzativa imposta. Molto spesso, anche per ragioni anagrafiche, l’Inca ha dovuto dialogare a distanza con persone che in casa non avevano un computer, uno scanner, costrette a mandare le foto dei documenti via cellulare, magari sfocate o con i margini illeggibili. Con utenti che non avevano un indirizzo e-mail e si sono appoggiati a quello dei figli o dei nipoti.

L’ultimo saluto a Carla Nespolo
Ultimo saluto a Caria Nespolo, la presidente dell'Anpi morta lunedì scorso a 77 anni, ieri nel cortile della prefettura di Alessandria. Sulla bara fiori rossi e la bandiera dell'Associazione nazionale partigiani, e intorno molti labari dell'Anpi arrivati da tutta Italia e i gonfaloni dei comuni presenti. A renderle omaggio, tra gli altri, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. II presidente della repubblica Sergio Mattarella ha inviato una corona di fiori. L'omaggio si è concluso con un lungo applauso.Sul sito di Collettiva il video:

Nobel. Ieri la poesia, oggi la pace
La poetessa e scrittrice americana Louise Glück: "Voce poetica universale",si aggiudica questa edizione del premio per la Letteratura per "la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l'esistenza individuale". Si tratta della seconda assegnazione dopo la sospensione del 2018 a causa dello scandalo sessuale che ha colpito l'istituzione svedese. Lo scorso anno a vincere fu Peter Handke ma nell’edizione del 2019 è stata premiata anche la polacca Olga Tokarczuk vista la mancata cerimonia dell’anno precedente.

E oggi sarà annunciato il Nobel per la Pace 2020. Tra i nomi dei candidati che hanno circolato nei giorni scorsi c’è anche quello del presidente americano Donald Trump, candidatura che ovviamente ha creato sconcerto e polemiche. Tra gli altri nomi: Greta Thumberg che poteva diventare il secondo Nobel per la pace più giovane della storia. Sembrava anche che tra i nomi ci fossero Edward Snowden, Sergey e Svetlana Tikhanovskaya, Alexei Navalny.

L’agenda degli appuntamenti
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.it