“L’obiettivo del tavolo sulla fase due non può essere quello di definire a livello locale le deroghe alle aperture decise dal governo. Abbiamo chiesto al presidente della Regione Giovanni Toti di condividere le modalità di un progressivo ritorno alla normalità sociale”. Queste le parole del segretario generale Cgil Liguria Federico Vesigna a margine dell’incontro di oggi con le parti sociali per discutere della ripresa della attività produttive. Per la Cgil la priorità resta la salute ed è bene che la scelta vada fatta a livello nazionale sulla base delle evidenze scientifiche per scongiurare la ripartenza del contagio”. Il pensiero va alla deroga della Regione sulla ripartenza della piccola edilizia privata per la quale risulta difficile garantire le disposizioni del Protocollo sulla sicurezza. “Piuttosto – continua Vesigna - il tavolo dovrebbe utilizzare il tempo che ci separa dal 3 maggio per affrontare il tema del come riprendere le attività produttive”.

Per la Cgil i prossimi giorni dovrebbero essere impiegati per discutere in ogni luogo di lavoro come garantire che i lavoratori al rientro dispongano di tutte le condizioni per svolgere le attività in salute e sicurezza: dal distanziamento sociale ai dispositivi di protezione individuale. Nel tempo del Coronavirus sarà determinante anche ripensare all’organizzazione del lavoro, dal momento che dovremo utilizzare spazi e tempi ma in modo diverso e progettare, per esempio, una nuova mobilità che consenta alle persone di spostarsi in modo efficace e sicuro.