Estendere l’esecuzione dei tamponi a tutti gli operatori sanitari anche in Lombardia, come accade in altre regioni: a medici, infermieri, tecnici, operatori socio sanitari e ogni altro lavoratore e lavoratrice delle strutture ospedaliere pubbliche e private, Asp, Rsa, dipendenti delle cooperative sociali, persone che per la loro professione sono particolarmente esposte al contagio da Covid-19. Lo chiedono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl alla Regione Lombardia per implementare il piano sanitario di contrasto alla diffusione della pandemia e isolare anche i soggetti positivi che ancora non presentano sintomi.

In questa area che è in prima linea nella battaglia contro il Coronavirus, sono già 691 le operatrici e gli operatori sanitari che sono stati contagiati, ma secondo gli esperti il numero continuerà a crescere se non si adotta una profilassi specifica, a partire proprio da queste lavoratrici e lavoratori. “Vogliamo che venga interrotta ogni catena di trasmissione del virus – sostengono i sindacati – individuando tutti i possibili casi sospetti e probabili e intervenendo anche con l’isolamento domiciliare e la quarantena. Questo consentirebbe un’indagine epidemiologica approfondita per individuare tutta la rete possibile di contatti familiari, lavorativi, occasionali e così poter disporre ulteriori misure di isolamento”.

“Non possiamo permetterci che il personale che cura le persone si ammali – concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl –, la situazione è drammatica e peggiorerà se non si interviene subito. Si tutelino le categorie di lavoratori maggiormente esposti”.