“Senza stipendio e senza Naspi: ciò che sta succedendo ai novanta dipendenti delle ditte Gvg e Alfa è inconcepibile. Le ditte in questione avevano in subappalto dalla Unilevel di Roma il servizio di movimentazione e stoccaggio auto per la Bertani, azienda appaltante. Il 31 gennaio scorso Unilevel ha deciso di disdire con due anni di anticipo il contratto d'appalto con Bertani: dieci giorni più tardi, Gvg e Alfa si sono di conseguenza dichiarate impossibilitate a proseguire il servizio e così le lavorazioni sono terminate”. Così Giuseppe Gucciardo, segretario generale Filt Cgil Livorno.

Adesso i novanta addetti di Gvg e Alfa sono disoccupati e non hanno ancora riscosso lo stipendio di gennaio. La situazione sta diventando sempre più critica: ci sono gli affitti e i mutui da pagare. Gvg e Alfa si stanno comportando come società fantasma: di loro non si ha più notizia, sono sparite nel nulla. Bertani si era dichiarata disponibile a fare da garante per gli stipendi: fino a oggi, però, non abbiamo ricevuto risposte concrete, l'azienda si sta trincerando dietro a un preoccupante silenzio. Il sospetto è che si stia solo cercando di guadagnare tempo”, rileva il dirigente sindacale.

“Oltre al danno, però, c'è anche la beffa. Risulta infatti che i novanta dipendenti non abbiano per il momento diritto neanche alla Naspi, a causa di alcune inadempienze da parte di Gvg e Alfa dal punto di vista previdenziale: tutto ciò sarebbe emerso a seguito di alcuni accertamenti da parte dell'Inps. I lavoratori sono pronti a mobilitarsi: chiedono risposte concrete e veloci. Abbiamo già chiesto un incontro urgente al prefetto. Il futuro di queste persone è incerto. A quanto si capisce, ci sarebbe una trattativa avanzata per reintegrare la maggior parte di esse in una società in via di creazione: l'auspicio è che tutto vada a buon fine e che si dia una risposta occupazionale al maggior numero di addetti possibili”, aggiunge il sindacalista.

“Non resta però che evidenziare quanto questa vicenda rappresenti una sorta di ‘storia infinita’, con un fine non lieto. È dal 2016, infatti, che Bertani terziarizza il servizio di movimentazione e stoccaggio auto. In questi anni si sono alternate ben cinque imprese. Distorsioni contrattuali, irregolarità contributive, difficoltà a recuperare i salari: a pagare i costi più alti sono sempre stati i lavoratori”, conclude il sindacato.