Dopo 16 ore di trattativa no stop, lo scorso 31 dicembre alle 3.30 del mattino si è concluso il maxi cambio appalto che coinvolge circa 2400 lavoratrici e lavoratori che operano nelle mense scolastiche del Comune di Roma e dei nidi capitolini. Ne danno notizia Filcams, Fisascat e Uiltucs, i sindacati dei servizi di Cgil, Cisl e Uil Roma e Lazio. "La protesta - ricordano i sindacati -, riguardante le molte carenze e criticità contenute nel bando, risale al 2017 e sono stati tanti gli scioperi, i presidi, i flash mob e gli incontri con l’amministrazione capitolina per difendere il lavoro, i diritti e le tutele di tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Il bando aveva infatti escluso per errore tecnico 500 dipendenti - 330 delle scuole autogestite e 170 della Roma Multiservizi - non garantiva i diritti sindacali (sciopero, assemblea) e, così come formulato, avrebbe determinato danni irreversibili in materia di diritti, occupazione e salari.

Nella trattativa avvenuta tra organizzazioni sindacali, Rsa e aziende "tutte queste criticità sono emerse, sono state affrontate e, dopo un confronto a tratti duro e molto complesso, si è finalmente giunti a una svolta positiva". L'accordo raggiunto prevede che le aziende subentranti, in applicazione e nel rispetto del contratto nazionale ristorazione commerciale e collettiva - pubblici servizi e turismo, a partire dalla cosiddetta clausola sociale, assumano dal 1 gennaio 2020 "con contratto a tempo indeterminato e senza periodo di prova tutte le lavoratrici aventi diritto che manterranno qualifica, mansione, scatti di anzianità maturati e maturandi, parametri orari, applicazione delle condizioni economiche e normative previste dal ccnl citato e dell’accordo integrativo salariale della provincia di Roma". Proseguono i sindacati: "Verrà garantita la continuità occupazionale per tutte le lavoratrici delle scuole autogestite che il bando escludeva dagli atti di gara. Per quanto riguarda le lavoratrici della Roma Multiservizi che fino ad oggi hanno svolto le mansioni di cuoca, le aziende riconosceranno, decorsi 30 giorni dall'assunzione, il 4° livello con mansioni di cuoco e il consolidamento del parametro orario corrispondente".

Nel corso dell'anno scolastico "verrà garantita, quale condizione di miglior favore, la possibilità per le lavoratrici di fruire di ferie e permessi in occasione dei periodi di chiusura delle scuole, fatta eccezione per la chiusura estiva, per la quale si applicherà la sospensione così come previsto dal ccnl. Verranno garantiti il diritto di sciopero e assemblea". "Possiamo ritenerci soddisfatti per la firma di questo accordo che chiude un confronto difficile su un cambio appalto il cui esito non era affatto scontato - concludono i sindacati -, per questo, nella giornata di oggi, verrà revocato lo sciopero programmato per i giorni 7 e 8 gennaio. Nell'apprezzare la collaborazione delle dirigenti del Dipartimento dei servizi educativi e scolastici di Roma Capitale - che hanno dimostrato il proprio impegno nella certificazione di dati indispensabili per sanare alcune gravi lacune tecniche del bando - ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori che in questi anni hanno difeso i loro diritti e, così facendo, gli interessi della piccola utenza che ogni giorno usufruisce del servizio di refezione scolastica di Roma Capitale", concludono Cgil, Cisl e Uil.