"Trovare tutte le modalità percorribili per la stabilizzazione nel tempo di tutta la platea dei lavoratori di Anpal, l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, anche attraverso la costruzione di un bacino di prelazione". È la richiesta che i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, hanno ribadito ieri, 20 novembre, nel primo incontro tra le rappresentanze confederali e l'amministratore di Anpal Servizi, Domenico Parisi, al fine di dare attuazione a quanto previsto dall’art. 4 della Legge 2 novembre n. 128/2019 che prevede la stabilizzazione del personale precario.

“L’azienda – fanno sapere i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Tania Scacchetti, Luigi Sbarra e Ivana Veronese – ha illustrato tecnicamente la composizione del potenziale bacino di lavoratori coinvolti e si sono affrontate diverse ipotesi e scadenze per l’avvio dei processi di inserimento stabile in azienda”.

Nelle more della stabilizzazione di tutto il personale, i sindacati hanno ribadito la necessità di garantire "continuità lavorativa" a tutti quei lavoratori che rimarranno in attesa dell’inserimento stabile in azienda, utilizzando le risorse a valere sui fondi nazionali e sulla nuova programmazione comunitaria. Le parti si rivedranno il prossimo 4 dicembre per proseguire il confronto con l’obiettivo di arrivare ad una intesa che ponga definitivamente fine al precariato in Anpal Servizi.