"E' prossima la presentazione del piano industriale di Unicredit. Vogliamo certezza che la banca confermi la sua forte presenza in Italia e che questo sia un piano di rilancio e di sviluppo al servizio del Paese, e non di riduzione di costi". Così il segretario generale della Fisac Cgil Giuliano Calcagni: "Siamo contrari a politiche di chiusura delle agenzie che lascino sguarniti i territori e attendiamo di capire quali saranno le politiche dell azienda in tema di innovazione tecnologica e quali piani formativi intende sviluppare a sostegno dell'attuazione del piano industriale", spiega Calcagni: "Rispetto ai ventilati 10 mila esuberi occupazionali, devo dire che il dato è esorbitante e, se così fosse, sarebbe una mera riduzione di costo. Il piano industriale dovrà assicurare oltre la volontarietà delle uscite previste, la tenuta occupazionale e un adeguato numero di assunzioni nel Mezzogiorno e nelle aree più disagiate del Paese".