“LavoroFuturo”: questo il titolo scelto per il V congresso di Agenquadri che si svolge a Milano, nella sede della Camera del lavoro, tra il 16 e il 17 gennaio e che si apre con la relazione introduttiva del presidente Paolo Terranova. Del tema si discuterà – oltre che nel dibattito congressuale – anche in due tavole rotonde: “Professional e manager nell’era digitale: cambia il lavoro dei quadri” e “LavoroFuturo: professionalità, tecnologia, ambiente e territorio”. Prevista anche una relazione di Annalisa Murgia dell’Università degli Studi di Milano e di Paolo Borghi, University of Leeds dal titolo “Erc project – Seizing the Hybrid Areas of work by Re-presenting self- Employment”. Al congresso parteciperanno delegate e delegati di tutte le categorie. Tra gli ospiti saranno presenti Elena Lattuada, segretario generale della Cgil Lombardia, Massimo Bonini, segretario generale della Camera del lavoro di Milano, Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams, Maurizio Landini, segretario confederale Cgil, e Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.

Il programma
Il documento congressuale

Un congresso particolare, questo, che segna un importante passaggio nella storia della Cgil. Agenquadri, infatti, si trasforma e diventa Apiqa. La nuova associazione – che si costituirà nel corso dell'assise – raccoglierà e porterà ancora più avanti l’eredità di Agenquadri, nata vent’anni fa da un’intuizione all’epoca non scontata: quella di dare spazio di rappresentanza a quadri, alte professionalità e professionisti. “Agenquadri è nata nel 1994. Da qualche anno era stata licenziata la legge che definiva la figura del quadro – spiega Paolo Terranova –. L’idea era quella, viste le novità, di tenere unito tutto il mondo del lavoro. Per questo all’epoca si pensò a una struttura di tipo nuovo in casa Cgil, trasversale alle categorie tradizionali, che rafforzasse la presenza, appunto, dei quadri. ‘Far sentire la voce dei quadri, anche se sono pochi’, si diceva allora. D’altro canto, portare i quadri all’interno dell’organizzazione aveva anche una funzione strategica, quella di avere informazioni dall’interno delle aziende da parte di figure apicali. Uno ‘strumento’ importante per l’azione sindacale”.

Per quale motivo Agenquadri diventa ora Apiqa?

Terranova Va detto che Agenquadri in questi anni non è rimasta ferma. Già nel 2010 l’associazione ha allargato la platea al lavoro autonomo non dipendente, in particolare ai consulenti. Non a caso, una serie di funzioni aziendali prima svolte dai quadri a un certo punto cominciavano a essere affidate a consulenti esterni.

E ora Apiqa…

Terranova È un passo ulteriore. Oggi la necessità di tenere insieme il mondo del lavoro è molto più forte che nel passato ed è esplosa sia verso il basso con il precariato “povero”, sia verso l’alto, con il lavoro autonomo di seconda generazione e altamente specializzato. Nella prospettiva inclusiva segnata dalla Carta dei diritti universali del lavoro, quindi, è indispensabile tenere insieme la parte più “bassa” e quella più “apicale” del mercato del lavoro. Anche perché ormai forti polarità sono presenti anche tra i professionisti e i quadri. Non tanto rispetto ai guadagni, quanto al sapere: tra chi sa e chi non sa o sa meno. Ed è questo sapere – che non è solo competenza tecnica, ma anche relazionale – che garantisce la continuità nel mercato del lavoro. Ripeto: la garanzia della tenuta di un impianto solidaristico passa per forza dalla capacità di tenere insieme in una logica inclusiva tutto il lavoro e Apiqa rappresenta, da questo punto di vista, una sfida importante.

Un compito di rappresentanza, essenzialmente…

Terranova Certamente. Tra l’altro i quadri e le figure alte ormai cambiano spesso lavoro e altrettanto spesso categorie di riferimento. Quindi, una struttura di tipo trasversale, e perciò confederale, come Apiqa può svolgere un lavoro di raccordo e connessione molto importante.

Apiqa, però, non farà solo rappresentanza, nelle vostre intenzioni…

Terranova Proprio così. Apiqa svolgerà anche un ruolo di supporto all’elaborazione delle analisi e delle proposte confederali, in particolare sui temi del cambiamento, dell’innovazione tecnologica, dell’organizzazione del lavoro e dell’impresa. È un ruolo che informalmente già svolgeva Agenquadri, ma che Apiqa assumerà valorizzando ruolo e partecipazione dei quadri, dei professionisti e delle alte professionalità.