“Non è stato semplice, ma la determinazione e la forza di volontà delle donne che hanno promosso il Comitato Torinese per il ritiro del ddl Pillon hanno ottenuto un importante risultato: ieri sera il Consiglio Comunale di Torino, primo in Italia, ha approvato due ordini del giorno (il primo presentato a settembre dalla consigliera Artesio, seconda firmataria Chiara Foglietta, l’altro presentato dalla maggioranza) che impegnano la Città di Torino a chiedere il ritiro del ddl, votato nella seduta Consiliare di lunedì 26 novembre 2018”. A darne notizia in una nota è la Cgil di Torino, “sempre in prima fila – si legge - tra le promotrici del Comitato che raggruppa oltre 30 associazioni”.

“Torino – prosegue la nota – è una città che in molte occasioni è stata pioniera nell’affermazione e nella difesa dei diritti civili e anche questa volta ha espresso trasversalmente tutta la sua preoccupazione per questa riforma in discussione al Senato che ignora l’interesse e i bisogni dei minori. Una riforma fortemente ideologica, schierata a difesa del genitore più forte economicamente e destinata ad aumentare la conflittualità tra le coppie che si vogliono separare”.

"Ora si spera che altre città seguano l’esempio di Torino, perché se molte fossero le istituzioni territoriali ad esprimere preoccupazione e contrarietà per questo ddl, la politica nazionale non potrebbe di certo ignorarle", affermano le donne del Comitato. "La maratona che in tutta Italia si è avviata, deve essere un monito per stoppare il tentativo di Pillon, Fontana e altri di scardinare conquiste di civiltà e diritti che, per fortuna, nel nostro Paese sono ancora vigenti. Questo è solo il primo passo, non ci fermeremo qui e proseguiremo con azioni di sensibilizzazione su tutto il territorio regionale".