“Chiediamo all’azienda il ritiro dei licenziamenti e l’apertura di un nuovo tavolo di confronto in considerazione che gli accordi sottoscritti da altre sigle sindacali non hanno portato al salvataggio dei posti di lavoro”. A dirlo è la Filcams Cgil di Capitanata in merito alla vertenza Conad e al licenziamento di 10 lavoratori nel punto vendita di Monte Sant’Angelo e 4 in quello di San Severo. “A questi – spiega Angela Villani, segretario generale della categoria – si sommano i 20 esodi volontari incentivati, che sempre posti di lavoro persi sono, e un abbassamento dei contratti di lavoro. La crisi dei consumi legata alla perdita reddituale delle famiglie non si può affrontare lasciando altre persone senza lavoro, crediamo e speriamo si possano ancora trovare strade per evitare i licenziamenti”.

A nulla è servito l’accordo sottoscritto dalle sigle sindacali di Cisl, Uil e Ugl, “che la Filcams non ha firmato perché introduceva una riduzione eccessiva dell’orario di lavoro e una flessibilità praticamente incontrollata. Si era detto che sarebbe servito a tutelare l’occupazione e invece, nonostante questi sacrifici che ricadono sulle spalle dei lavoratori, si è arrivati a 14 licenziamenti. Chiediamo a tutti, azienda, parti sociali e istituzioni, di compiere uno sforzo perché questa provincia, che ha pagato un prezzo altissimo alla lunga fase recessiva, non può permettersi di perdere un solo posti di lavoro ancora, e perché soprattutto 14 famiglie non restino ora senza alcun reddito”.