"Siamo preoccupati, sta accadendo quello che avevano detto all'inizio: intraprendere la strada del concordato è rischioso e pericoloso, anche perché ritengo sia stata intrapresa con superficialità". A dirlo è Eugenio Stanziale, segretario generale di Filt Cgil di Roma e Lazio, in merito al rischio di stop del servizio Atac dato che non ci sarebbero banche disposte a concedere una fideiussione all'azienda di circa 10 milioni. "Quella del concordato è una strada impervia, complessa, complicata e delicata nello stesso tempo, e soprattutto la meno adatta in questo frangente" continua l'esponente sindacale: "Serviva e serve ancora mettersi seduti a un tavolo con l'assessore Meleo e con i vertici dell'azienda per trovare una soluzione e fare di tutto perchè l'azienda garantisca un servizio di qualità ai cittadini". 

La Filt Cgil di Roma e Lazio sottolinea che "l'azienda necessita di interventi profondi: bisogna ragionare in maniera diversa e avere il coraggio di mettere da parte appartenenze partitiche e pensare che stiamo parlando di un'azienda pubblica che può e deve svolgere una funzione importante non solo per la Capitale, ma vorrei dire anche per il Paese, essendo tra l'altro una tra le più grandi aziende del Sud con i suoi 12 mila dipendenti". Per Stanziale "Comune, Regione, governo e sindacati debbono lavorare per trovare investimenti e risorse per questa azienda: è la capacità industriale che manca e va trovata. L'unica professionalità sana all'interno di Atac sono i lavoratori: l'azienda vive perché i lavoratori la mandano avanti".