“Quando ad agosto sono stati diffusi i dati delle città italiane da cui sono andati via nell’ultimo decennio più under 30, è risultato che tra le prime cinquanta ben tredici sono città pugliesi. Il dato complessivo solo per questi centri parla di ventimila giovani emigrati dal 2008. Un dato allarmante che sarebbe passato sotto silenzio se non l’avesse rilanciato la Cgil Puglia". Con queste parole Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia, presenta la tavola rotonda organizzata con la Camera del lavoro di Taranto domani, venerdì 23 marzo nel centro della Valle d’Itria, presso l’auditorium del Divino Amore, a partire dalle ore 9.30.

“Che imprese per i giovani restare in Puglia” è il titolo scelto per un dibattito a più voci, che nelle intenzioni del sindacato vuole avviare un confronto concreto sulle politiche di sviluppo e anche formative da mettere in campo per frenare una emigrazione che sta assumendo dimensioni enormi senza che nessuno provi a incidere sulle ragioni che l’hanno determinata.

"Siamo preoccupati due volte: primo per il fenomeno in sé che se continuasse condannerebbe la nostra regione a un futuro di desertificazione sociale e secondo per la disattenzione e sottovalutazione del problema che abbiamo colto negli altri attori sociali, politici e istituzionali. Per questo motivo con il dipartimento Politiche giovanili abbiamo lanciato una campagna che parla ai giovani dei cento lavori precari, dei tirocini infiniti o stage truffa, per rimettere questo tema al centro dell’azione delle politiche di sviluppo. L’iniziativa di venerdì rientra in questa campagna, e abbiamo scelto Martina Franca perché quello tarantino è tra i territori che più ha avvertito il peso di questa emigrazione giovanile”, spiega il sindacalista.

“Nella stragrande maggioranza dei casi i giovani scappano – questo è il termine corretto da utilizzare – dalla mancanza di lavoro, che quando c’è è soltanto nero o grigio, precario, povero – afferma Gesmundo - E in molti casi nemmeno in linea con aspettative e percorsi di studi. Abbiamo alle spalle venti anni di insostenibile retorica della flessibilità espansiva e cosa ha prodotto è sotto gli occhi di tutti: nessuna crescita, precarizzazione del lavoro, un continuo attacco a diritti e tutele. E a fronte dei risultati scarsi, anzi negativi di questi anni sul versante occupazionale, cosa hanno pensato i vari Governi che si sono succeduti? Essendo ancora bassa la domanda di lavoro, sosteniamola con incentivi. Miliardi di euro per interventi non strutturali, indifferenziati, che non hanno premiato chi investiva magari in innovazione o su un lavoro più stabile e di qualità. Anche qui i risultati sono noti: è cresciuto il numero di persone occupate, ma nella stragrande maggioranza legati temporalmente alla durata degli incentivi, e prevale il lavoro a tempo determinato, con rapporti di durata breve o brevissima”, conclude la nota.

 

Martina Franca e Taranto assieme hanno perso il 22 per cento della popolazione under 30 in dieci anni. A partire da questo dato si svilupperà l’iniziativa che sarà aperta dai saluti istituzionali del sindaco di Martina Franca, Franco Ancona, e dall’intervento del Segretario Generale della Cgil di Taranto, Paolo Peluso. A seguire il sociologo Leo Palmisano illustrerà i risultati di una indagine sulla condizione giovanile in Puglia condotta dalla Cgil Puglia sottoponendo a giovani studenti e lavoratori un questionario. Circa quattrocento ragazzi e ragazze hanno risposto a una serie di domande su occupazione, reddito, studi, soddisfazione della propria condizione, aspettative. Quindi la relazione della responsabile del Dipartimento Politiche Giovanili della Cgil Puglia, Maria Giorgia Vulcano, che segue la campagna “Passa in Cgil”. E a parlare delle difficoltà di spendere saperi e conoscenze nel territorio di origine saranno alcuni giovani martinesi che hanno offerto la propria testimonianza in un video che sarà proiettato prima del collegamento in diretta skype con Giuseppe Palestra, giovane martinese, affermato informatico, startupper, innovatore sociale.

 

“C’è un problema evidente di qualità della domanda di lavoro da parte delle nostre imprese e anche di questo vogliamo discutere con i nostri interlocutori”, afferma Gesmundo. Il tutto nella tavola rotonda dal titolo “Università, sindacato e aziende a confronto per coordinare politiche di sviluppo”, coordinata sarà dal caporedattore del Tg3 Puglia, Attilio Romita. Partecipano Francesco Prota, docente di Economia dello Sviluppo dell’Università di Bari;  Pierpaolo Pontrandolfo, delegato del Politecnico di Bari e componente della Cabina di regia nazionale di Industria 4.0; Domenico De Bartolomeo, presidente di Confindustria Puglia; Carmelo Rollo, presidente Legacoop Puglia; Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia. Le conclusioni saranno affidate al segretario nazionale della Cgil, Giuseppe Massafra.